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Porto, microtunnel pronto per il 2018

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Viste dall’alto appaiono come due buche profonde appena tre metri, con 16 e 13 metri di diametro, posizionate rispettivamente una davanti alla Torre del Marzocco, l’altra sulla sponda del Magnale. Ma quando il 23 giugno saranno terminati i lavori di realizzazione dei diaframmi in cemento armato e avviati così i lavori di scavo, il progetto del micro-tunnel comincerà a prendere definitivamente forma, diventando qualcosa di più che non un semplice disegno su un pezzo di carta. Quelle buche sono infatti destinate a diventare i terminali di accesso e uscita di una delle opere più importanti dello scalo labronico, il condotto sotterraneo destinato ad ospitare quei tubi dell’Eni che oggi sono posizionati lungo le sponde del canale di accesso in porto e che restringono gli spazi di manovra alle navi contenitori più grandi, rendendo così complicata l’accessibilità della Darsena Toscana.

Una volta realizzato il tunnel sarà quindi possibile interrare le condutture dell’Eni e resecare la seconda parte della sponda della strettoia lato Torre del Marzocco, banchinandola e arretrandola di 30 metri (la resecazione della prima parte è stata completata nel 2011). L’obiettivo finale è arrivare ad allargare il canale dagli attuali 97 a 120 metri, portando la sua profondità a 16 metri nel centro, e a 13 metri sulle sponde, permettendo così il transito delle navi di ultima generazione. Il pozzo lato Torre del Marzocco, detto anche pozzo di spinta, sarà ultimato ad agosto, quello sulla calata del Magnale (pozzo di recupero) ad ottobre. In autunno verrà così calata sul pozzo di spinta la talpa meccanica (Tunnel Boring Machine) che in circa due mesi di tempo realizzerà un tunnel di tre metri di diametro, lungo 234 metri e posizionato a 20 metri sotto il livello dell’acqua. L’opera di microtunneling sarà pronta per l’anno nuovo. A partire da quel momento spetterà all’Eni occuparsi dello spostamento del fascio tubiero. Intanto è di pochi giorni fa la notizia che sono stati aggiudicati alla R.T.I. formata dalla società Italiana Dragaggi Spa e dalla Sales S.p.a. i lavori di dragaggio per l’allargamento dell’imboccatura Sud. Dal momento della consegna dei lavori, il tempo contrattuale massimo previsto per l’ultimazione delle attività di escavo è di 76 giorni. I lavori saranno consegnati a settembre al fine di evitare che durante l’estate ci siano interferenze con la stagione balneare.

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Pd: “Il sindaco Nogarin si assuma le responsabilità e segua l’esempio del Sindaco di Civitavecchia”

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"Pur non condividendo la scelta del dott. Di Majo di escludere il mio nome dal comitato di gestione ho ritenuto opportuno insieme alla mia maggioranza di non soffermarmi su posizioni di contrasto che qualcuno avrebbe potuto leggere come tristi interessi personali del sottoscritto. Il nostro obiettivo è rendere operativo il prima possibile il comitato di gestione per dare il nostro indirizzo nelle tematiche portuali”.
Così il Sindaco di Civitavecchia, città amministrata dal M5S, alla pari di Livorno e, come Livorno, interessata dalla presenza di un Porto sede di Autorità di Sistema, in cui il presidente, nel caso laziale l'avvocato Francesco Maria Di Majo,  si è comportato esattamente come l'omologo livornese, l'ingegner Stefano Corsini, rifiutando l'auto-nomina del Sindaco nel Comitato di Gestione.
Un rifiuto certamente non politico, ma legato alle necessità di affermare attraverso nomine con esperienza qualificata nel settore, l'idea che sta dietro al percorso di riforma della governance dei porti e che punta a fare delle Autorità di Sistema veri e propri volani di crescita e sviluppo e non luoghi di spartizione di poltrone.
Cozzolino, Sindaco di Civitavecchia, per senso di responsabilità nei confronti del proprio porto, ha fatto un passo indietro, nominando una figura di propria fiducia, ma dalle comprovate capacità nel settore.
Nogarin, Sindaco di Livorno, al momento sta seguendo invece per l'ennesima volta la strada dell'irresponsabilità e delle carte bollate a spese dei cittadini contribuenti.
Nelle scorse settimane ha infatti presentato al TAR un ricorso contro la decisione di Corsini, ricorso che ha un costo economico per la comunità livornese e che, soprattutto, rischia di condannare allo stallo l'operatività dello scalo labronico.
Oggi, oltre all'esempio di responsabilità fornito dal Sindaco di Civitavecchia, arriva anche quello dello stesso Corsini, che preannuncia che non farà ricorso al Consiglio di Stato qualora il TAR desse ragione a Nogarin, auspicando che il Sindaco di Livorno faccia  altrettanto se invece verrà confermata dal tribunale amministrativo la decisione di Corsini di chiedere una nomina che sia in grado di portare valore aggiunto all'Autorità di Sistema.
Di fronte a cotanti esempi di responsabilità provenienti anche dalla propria parte politica, chiediamo al Sindaco un gesto di chiarezza nei confronti della città e della comunità portuale, invitandolo a rinunciare al contenzioso e a designare per il comitato di gestione un soggetto diverso che sia in grado di portare avanti le questioni principali nell'interesse dei cittadini e del porto.
PD Livorno

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Interporto: via i camion dalla strada. Il Polo verso lo scalo ferroviario

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Far diventare l’Interporto Vespucci lo scalo ferroviario di riferimento del sistema portuale dell’Alto Tirreno per l’instradamento su ferrovia dei semirimorchi diretti al nord Italia e al centro Europa. Come? Usando le tracce notturne sulla tratta Firenze-Bologna.
L’obiettivo è ambizioso e permetterebbe al porto di Livorno di convogliare, via Interporto, una quota parte dei rotabili verso i nodi ferroviari di Novara e Melzo o verso quelli di Verona e Padova, con destinazione finale Svizzera, Olanda, Germania, Austria e Slovenia.
È a questo che puntano l’amministratore delegato del Polo di Guasticce, Bino Fulceri, e il presidente dell’Autorità di Sistema Livorno-Piombino, Stefano Corsini, il quale non ha mai fatto mistero di considerare lo sviluppo dei collegamenti ferroviari una delle partite più importanti da giocare nell’immediato futuro.
Lo scavalco tra lo scalo labronico e l’Interporto; la Collesalvetti- Vada, la Prato-Bologna e i collegamenti ferroviari con il porto di Piombino, sono i tasselli fondamentali di un progetto di sistema portuale che vuole rafforzare le proprie potenzialità sul lato terra. E l’Interporto, così vicino al porto di Livorno e alle principali linee viarie e ferroviarie, può ambire a diventare a tutti gli effetti un polmone logistico per le attività di prestivaggio e partenza di semirimorchi in transito.
L’Interporto è pronto da tempo e ha tutte le carte in regola per assumere questo ruolo: la struttura è già dotata al suo interno di un terminal di 60 mila mq dedicato ai semirimorchi (il Terminal Autostrade del Mare, della Trailer Service) e di un terminal di 18mila mq dedicato al trasporto combinato strada/rotaia (ferroutage).
L’idea, promossa da Fulceri, è ora quella di sviluppare un progetto di fattibilità tecnica economica per la realizzazione di un nuovo servizio intermodale per le autostrade del mare che rafforzi la sinergia tra il porto di Livorno e l’Interporto e che consenta lo spostamento dalla strada alla rotaia di quota parte dei semirimorchi in transito dallo scalo labronico.
L’anno scorso Livorno ha movimentato 389.961 mila mezzi, di cui 191.468 in sbarco e 198.493 in imbarco, non raggiungendo per un soffio il record del 2007, quando furono sbarcati/imbarcati 406 mila mezzi. I semirimorchi vengono oggi movimentati su strada. L’obiettivo è quindi chiaro: aumentare il trasporto merci su rotaia per ridurre l’impatto ambientale sul territorio e liberare così le strade dai camion.
È per questo motivo che l’idea progettuale elaborata dal Vespucci vede come coprotagonista la Regione Toscana, che – come ha affermato Giovanni Bonadio, membro designato dal Consiglio Regionale a sedere nel Comitato di Gestione - ha tutto l’interesse a rafforzare l’intermodalità e a rendere più competitivo il sistema portuale. Centrale, assieme all’Adsp dell’Alto Tirreno, il ruolo giocato da Rete Autostrade Mediterranee S.p.a, struttura operativa in house del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che promuove attività connesse alla realizzazione di un sistema integrato di servizi di trasporto. A breve verrà firmato un protocollo di intesa tra le parti, nel frattempo da parte del Polo di Guasticce e della Port Authority Livorno-Piombino è stata avviata una indagine mirata sul campo, i cui risultati verranno presentati in occasione della firma del protocollo di intesa.

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Muore a 87 anni l’imprenditore Fremura

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Si è spento nel primo pomeriggio di giovedì 29 giugno all'età di 87 anni il noto imprenditore livornese Marcello Fremura. Se ne è andato dopo il ricovero all'interno del reparto di Cure Palliative. I funerali si svolgeranno in forma strettamente privata per volontà della famiglia.
"In qualità di Presidente dell’Associazione Cure Palliative di Livorno, Francesca Luschi, e in rappresentanza di tutti i suoi componenti, desidero porgere alla famiglia Fremura le più sentite condoglianze - si legge in una nota stampa inviata alle redazioni- La scomparsa del caro Marcello creerà un vuoto nel cuore di tutti noi. Presidente Onorario della nostra Associazione e punto di riferimento da molti anni,  scompare un uomo di grande levatura, storico imprenditore e amico fidato."
Laureato in Economia e Commercio, assume nel 1957 insieme al fratello la conduzione dell'azienda di famiglia fondata da Cesare Fremura nel 1894 come agenzia marittima. Nel corso degli ultimi trenta anni, l'azienda ha avuto un notevole sviluppo sia nel campo marittimo con l'evolversi delle nuove tecnologie, sia in vari altri settori del terziario. Oggi infatti il Gruppo attraverso la holding CO.I.FI. S.p.A. controlla società che operano nel settore dell'armamento, dell'agenzia marittima e spedizioni, dei terminal portuali ed interni per la movimentazione dei container, dei trasporti su gomma e rotaia, oltre a società di brokeraggio assicurativo, per la commercializzazione di automobili e distribuzione di prodotti farmaceutici, organi di diffusione ed attività in campo immobiliare ed agricolo. Il Gruppo conta oltre 400 dipendenti.
Marcello Fremura, Cavaliere del Lavoro dal 1993, è stato per oltre dieci anni Presidente della Sezione Marittima della Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Livorno della quale è stato anche Presidente per breve tempo all'inizio del 1993. Dal 1977 era Consigliere di amministrazione della Fondazione della Cassa di Risparmio della stessa città e Consigliere di amministrazione della SAT, Società Aeroporto Toscano G. Galilei. E' stato insignito della Croce di Cavaliere dell'Ordine al Merito Civile da Sua Maestà il Re di Spagna di cui è Console Onorario."

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Nuovo rinvio per la Darsena Europa

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Si è tenuta giovedì 5 luglio a Firenze a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Giunta regionale della Toscana, la riunione della cabina di regia per l’Accordo di programma per il rilancio dell’area di crisi complessa di Livorno.
Nell’occasione è stato fatto il punto sullo stato di avanzamento delle misure messe in campo con l’Accordo di programma siglato il 20 ottobre del 2016 al ministero dello Sviluppo economico.

BANDO INVITALIA
Al momento è in corso l’istruttoria per attribuire le agevolazioni alle 12 imprese che hanno partecipato al bando da 10 milioni di euro promosso da Invitalia per la reindustrializzazione dell’area livornese. I tecnici stanno valutando la cantierabilità dei progetti presentati, prima di attribuire le risorse.
“Questa grande attenzione preliminare è fondamentale, ma è necessario che i controlli siano puntuali anche dopo l’assegnazione delle risorse - ha sottolineato il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin -. Bisogna chiarire chi è che avrà il compito di controllare i progetti in fase di realizzazione e quali strumenti avrà a disposizione per farlo”.
Il governatore Enrico Rossi si è impegnato a contattare Invitalia, chiedendo di organizzare un incontro pubblico per rendere illustrare i criteri che verranno seguiti per l’assegnazione delle agevolazioni.

DARSENA EUROPA
Ancora nessuna notizia in merito ai tempi di realizzazione di questa infrastruttura che rappresenta l’intervento più significativo contenuto nell’Accordo di programma.
Il governo ha posticipato al 30 settembre la scadenza del bando di gara in modo da avere il tempo di rivedere il progetto nell’ottica di un generale ridimensionamento dei porti del Mediterrano.
“Quello che dobbiamo evitare ad ogni costo - ha detto Nogarin - è costruire l'ennesima cattedrale nel deserto: se i traffici che devono sostenere l'investimento sono stati sovrastimati, il che è ormai conclamato, occorre fare i necessari correttivi. Ma bisogna farlo in fretta”.
Il sindaco di Livorno ha anche invitato la Regione a discutere, nel corso di questi incontri della cabina di regia, anche della riattivazione dei Bacini di carenaggio. Il governatore Rossi ha sposato la richiesta del sindaco e aggiunto che accenderà i riflettori anche sui progetti di formazione per i lavoratori.

SCAVALCO FERROVIARIO
La Regione ha annunciato di aver raggiunto l’intesa con Rfì e che nel 2018 verranno realizzati i lavori per la realizzazione di questa infrastruttura fondamentale.

ZONA FRANCA
Dopo la notizia che Trieste è stata dichiarata zona franca doganale, i componenti della cabina di regia hanno deciso di sollecitare nuovamente il ministero e l’Agenzia delle dogane per dare attuazione alla previsione dell'art. 4 dell’Accordo di programma, che prevedeva appunto l'istituzione di una zona franca doganale.
“Nel complesso - commenta Nogarin - gli interventi sono molto in ritardo ma io rimango fiducioso che presto vedremo la luce in fondo al tunnel. Ora dobbiamo cercare di stringere. Ben venga dunque la proposta di riunire la cabina di regia una volta al mese".

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Rivoluzione nell’accesso in porto

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Sta per essere installato presso il porto di Livorno un nuovo sistema di controllo che promette di rivoluzionare le modalità di accesso allo scalo labronico. È il GTS3 (Gate Transit Security), e a partire da settembre controllerà in modo puntuale tutti i mezzi e le persone che transiteranno dai varchi Galvani, Valessini, Zara e Darsena Toscana. Come? Acquisendo, direttamente al momento del transito lungo ognuna delle 16 corsie (quattro per ogni varco, due in ingresso, due in uscita), il numero di targa anteriore e posteriore, la foto del mezzo, il numero del contenitore, i dati anagrafici e la foto degli operatori. Non solo, un nuovo sistema di videosorveglianza, attivo h24, permetterà il controllo dei varchi con la contemporanea registrazione. I dati registrati dal sistema saranno condivisi, tramite collegamenti telematici, con le Autorità di Polizia Giudiziaria e gli Istituti Previdenziali per i rispettivi controlli istituzionali. Questo scambio di dati in tempo reale consentirà di verificare nelle banche dati nazionali delle Forze dell’Ordine la presenza nel nostro porto di persone o mezzi segnalati.
Le novità introdotte dal GTS3 sono molteplici: la prima è quella relativa alla semplificazione delle procedure di rilascio dei permessi di accesso al porto: alcune categorie di utenti potranno infatti stamparsi per conto proprio il permesso. Inoltre, l’Ufficio Controllo Accessi e l’Ufficio Sistemi Informativi dell’AdSP, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e con le altre Autorità competenti, hanno realizzato, utilizzando i dati acquisiti tramite il GTS3, una procedura, unica in Italia, che permette di velocizzare l’uscita della merce dal porto. Con il nuovo sistema il camionista non dovrà più scendere dal mezzo per l’espletamento delle procedure doganali, ma potrà transitare velocemente in quanto tutti i dati necessari saranno acquisiti telematicamente. I lavori di realizzazione del GTS3 sono affidati alla R.T.I. costituita da A4 Mobility S.r.l. e Kapsch TrafficCom S.r.l. e termineranno ad inizio settembre. Nel corso dell’esecuzione dei lavori sono previste limitazioni straordinarie ai transiti in ingresso e in uscita dai quattro varchi doganali coinvolti.

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Corsini a Firenze per parlare della cura del ferro

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Una visione integrata della filiera logistica che partendo da Livorno e Piombino sfrutti il nodo logistico dell'interporto Vespucci per trasferire le merci via ferrovia direttamente in Europa. Un sistema integrato che faccia perno sul riequilibrio del trasporto modale a favore della rotaia e che consenta ai porti dell'Alto Tirreno  di agganciarsi al più presto all'Europa. È questa la grande prospettiva che la Regione Toscana sta sviluppando per agganciarsi alle reti di interconnessione Ten-T.
L'obiettivo finale è fare in modo che i porti di Livorno e Piombino siano pronti, e ben collegati , per quando sarà stato realizzato il sistema di connessione Svizzera-Italia. Che non si tratti di un sogno ma di una via concretamente percorribile, lo si è evinto stamani nel corso di una tavola rotonda organizzata nell'ambito della due giorni promossa dalla Regione Toscana  e dedicata al Piano Regionale Integrato delle infrastrutture e della mobilità. Al workshop hanno preso parte, tra gli altri, il presidente dell'Adsp, Stefano Corsini, e l'amministratore delegato e direttore generale di RFI, Maurizio Gentile. È stato quest'ultimo a parlare concretamente di un progetto di visione che guarda all'Europa e che bisogna avere il coraggio di perseguire: "Quello che stiamo facendo in Toscana - ha detto - è cercare di collegare i porti di Livorno, Piombino, La Spezia e Carrara all'Europa e ai corridoi della Rete Ten-T. Tra pochi anni sarà pronto il sistema di connessione Svizzera-Italia. La Toscana può arrivarci non via Pontremolese, non via Terzo Valico, ma attraverso l'Appennino tra Firenze e Bologna, che oggi è collegato al Tirreno attraverso la Firenze-Pisa. Il nostro obiettivo é realizzare un sistema di quattro binari tra Bologna e Firenze dove le merci possano transitare liberamente".
"Oggi abbiamo la possibilità di traguardare nuovi inediti obiettivi di sviluppo - ha dichiarato Corsini - l'Europa è a portata di mano e i porti dell'Alto Tirreno possono raggiungerla attraverso l'Interporto, il collegamento con la Collesalvetti Vada e la Prato-Bologna, usando quei grandi aspirapolvere che sono i valichi del Gottardo e del Brennero. Assieme alla Regione e a RFI stiamo sviluppando una visione che coinvolge Livorno e Piombino e che vede  l'Inteporto Vespucci nel ruolo di nodo logistico e retro porto di riferimento per tutto il sistema".

Corsini ha anticipato che è prevista con RFI e Regione Toscana un'azione comune che metta in fila, in ordine di importanza, le priorità di connessione infrastrutturali del sistema portuale dell'Alto Tirreno, in primis il collegamento con la Collesalvetti-Vada, "Che è fondamentale se vogliamo collegare il polo di Gausticce alla Prato-Bologna, e da qui agli interporti del nord Italia". A detta di Corsini, cha ha sottolineato l'importanza dello scavalco tra Guasticce e Livorno (opera che si realizzerà a breve), l'interporto ha enormi potenzialità e margini di crescita: "stiamo studiando la possibilità di favorire il riequilibrio modale tra gomma e ferro per il traffico dei rotabili in arrivo e in partenza dal porto di Livorno. Grazie al collegamento ferroviario tra Livorno e la Collesalvetti Vada, i RO/RO potrebbero transitare dal polo di Guasticce e arrivare direttamente in Europa via ferrovia passando da Padova e Verona".

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Un tour alla scoperta della Livorno medievale

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Quattro torri per quattro secoli, dal 1100 fino al 1400: il Mastio della Fortezza Vecchia; il Faro di Livorno; la quattrocentesca Torre del Marzocco e i ruderi della Maltarchiata, ultimi originali resti di una delle torri del Porto pisano del XII secolo. A partire dal 13 luglio partirà un tour suggestivo alla scoperta della Livorno medievale e rinascimentale. È stata l’Associazione Guide Labroniche a mettere in piedi l’iniziativa assieme all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e ad Azimut Benetti. Si tratta di un percorso a tappe che ha come punto di partenza la Fortezza Vecchia e che vedrà gli accompagnatori turistici di Guide Labroniche portare per mano turisti e cittadini sin dentro il duecentesco Mastio di Matilde. Il viaggio prosegue alla volta del Faro di Livorno che si trova nell’area dei Cantieri Azimut Benetti e che verrà raggiunto a bordo di un bus scoperto della City sightseeing. Terza tappa, i ruderi della Martarchiata. Infine, verrà raggiunta la più bella torre rinascimentale d’Italia, la quattrocentesca Torre del Marzocco, che sarà possibile ammirare da poco più di venti metri di distanza. Il tour durerà un’ora e quaranta minuti circa. La partenza è prevista per le 21 all’ingresso della Fortezza Vecchia. Le visite sono state calendarizzate nei giorni seguenti: 13 e 25 luglio; 9,20 e 24 agosto e 6 settembre. Per maggiori informazioni, contattare Guide Labroniche al 349/0057410 oppure al 347/8019682. La prenotazione è obbligatoria perché i posti sono legati alla capienza del Bus.

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Darsena Europa pronta prima: 5 anni di lavori anziché 9. I numeri del progetto

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Prima di tutto i tempi: cinque anni anziché nove e dunque ultimazione dei lavori nel 2022 anziché nel 2026. Poi i costi: 467 milioni anziché 667 della precedente ipotesi (ovvero 200 milioni in meno) che con i 195 milioni per l'allestimento del terminal diventano 662 contro gli 862 milioni di euro iniziali. Sono alcuni dei numeri del nuovo progetto della Darsena Europa di Livorno, presentati dal presidente della Toscana Enrico Rossi assieme al presidente dell'Autorità portuale dell'Alto Tirreno Stefano Corsi. In particolare 90 milioni saranno necessari per i dragaggi, 94 per le dighe, 77 per le banchine 23 per gli impianti e 183 per i piazzali.
La banchina della Darsena Europa, seconda la nuova revisione, avrà una lunghezza di 1200 metri contro i 900 dell'attuale progetto e una profondità che da 16 metri potrà spingersi fino a venti. Il terminal si estenderà su una superficie di 62 ettari, che senza più la necessità di lasciarne una parte libera, non pavimentata, per il deposito dei sedimenti, di fatto si tradurrà in spazi ancora maggiori del precedente progetto. La capacità sarà di 1,6 Mteu. I treni arriveranno sino a 750 metri, direttamente sulla tirrenica. Le opere a difesa prevedono un nuovo tracciato della diga nord fino al limite del bacino del terminale delle autostrade del mare, dighe provvisorie tra la nord e lo sporgente petroli e nuove dighe esterne. Tutte rispettano geometria e funzioni del piano regolatore del porto vigente. L'orientamento modificato della Darsena Europea, rispetto al precedente progetto, permetterà una più favorevole movimentazione dei cointainer. Inoltre, visto che i privati potranno iniziare a lavorare da subito sulla colmata esistente, ne aumenterà anche l'attrattività.

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Effetto Venezia: l’Authority risponde presente

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Anche quest’anno l’Authority supporterà Effetto Venezia, la kermesse estiva che ogni anno popola il quartiere della Venezia con giochi, esibizioni canore e bancarelle. Oltre a sostenere l’iniziativa con un contributo, l’Autorità di Sistema Portuale dell’Alto Tirreno metterà a disposizione della cittadinanza la storica Fortezza Vecchia, che gestisce fino al 2020 e che per tutta la durata dell’evento non smetterà di calamitare l’attenzione di giovani e meno giovani. In cinque giorni, dal 26 al 30 luglio, il complesso mediceo ospiterà al suo interno diverse iniziative promosse dal comune, tra cui il prestigioso Premio Rotonda, quest’anno trasferito dalla sede tradizionale per i lavori in corso alla Rotonda di Ardenza; le pièces teatrali della compagnia livornese Mayor Von Frinzius; la produzione artistica di Dario Ballantini e “le stanze”, iniziativa organizzata nei sotterranei del manufatto e dedicata a personaggi livornesi che hanno lasciato una traccia profonda nella storia della nostra città. Il monumento cittadino che si trova all’interno del porto passeggeri diventa il luogo ideale di incontro con l’arte ed i propri autori, anche attraverso un ciclo di incontri a tema sulla crescita del dibattito culturale per la città di Livorno, cui saranno invitati operatori, esperti, amministratori, rappresentanti di associazioni e liberi cittadini, organizzati dall’associazione Ro-Art, che organizza il Premio Rotonda. In particolare, il 31 luglio si svolgerà un dibattito sul tema delle città d’acqua. Durante la kermesse, la Fortezza Vecchia rimarrà aperta al pubblico e sarà inoltre visitabile in via straordinaria il Port Center, il moderno spazio didattico-espositivo inaugurato a fine 2015 nella Palazzina del Capitano, al primo piano del Complesso Mediceo, che racconta ai visitatori il porto e le sue attività attraverso un allestimento tecnologico di ultima generazione. Il Port Center, il secondo del genere in Italia dopo quello di Genova, rimarrà aperto per tutta la durata di Effetto Venezia, da mercoledì 26 a domenica 30, dalle ore 20.00 alle ore 24.00. Negli stessi orari, sarà visitabile l’installazione artistica Conurgenza-Ali sull’acqua, dedicata all’impresa sportiva degli Scarronzoni livornesi che conquistarono la medaglia d’argento per il canottaggio alle Olimpiadi berlinesi del 1936. La mostra container, collocata nel piazzale antistante il complesso mediceo, è stata realizzata da Scenica Frammenti in collaborazione con A.d.S.P. per festeggiare il decennale di Porto Aperto, il progetto ormai storico di integrazione porto-città, che dal 2007 apre a studenti e cittadini “le porte del porto”. Info per Port Center e mostra container: 0586.24.95.98 e 335.74.73.264.

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Corsini: “Darsena Europa pronta entro 6 anni”. Barbera: “Porteremo 600 posti di lavoro in più”

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"Il nuovo progetto della Darsena Europa avrà una maggiore capacità attrattiva per gli investitori privati". Ne è sicuro il presidente dell'Autorità portuale dell'Alto Tirreno Stefano Corsini, che giovedì sera ha partecipato a un dibattito sul porto alla Festa dell'Unità. Si migliora quindi il piano precedente, che aveva subito cinque proroghe della gara e nessuna offerta. Numeri alla mano l’infrastruttura costerà 467 milioni anziché 667, con i lavori per costruirla che dureranno al massimo cinque o sei anni invece di nove. “Col nuovo terminal avremo una maggiore capacità di movimentazione rispetto a prima dove si prevedevano solo i relativi collegamenti. - ha continuato Corsini - Inoltre avremo anche una diversa gestione dei dragaggi". Più fruibilità e funzionalità quindi - secondo il presidente dell’Authority – ma anche un notevole risparmio di tempo: “Se avessimo concluso i lavori nel 2027 saremmo sicuramente stati in ritardo. La scadenza inderogabile che dobbiamo fissare per concludere l’opera è il 2022, al massimo il 2023”. Anche per Nereo Marcucci, ex presidente dell’Autorità portuale oggi alla guida di Confetra “il nuovo disegno della Darsena Europa soddisfa di più gli investitori. Con una piattaforma da 700 mila metri quadri movimenteremo 1,4 milioni di container che nel 2030 potrebbero arrivare a 1,7 milioni”. “Attraverso l’aumento del numero dei contenitori movimentati, oggi siamo a 800mila, potremo pensare di portare in porto 600 posti di lavoro in più – è la visione di Federico Barbera, presidente di Fise Uniport – tuttavia il porto può fare da volano per la ripartenza della città, da solo però non può generare alcuna rinascita”.
Ma dove andrebbero quelle risorse – si parla di 200 milioni – che non saranno spese per la Darsena Europa? “Potrebbero essere investite - ha spiegato il segretario provinciale Pd e sindaco di Collesalvetti Lorenzo Bacci – per alcuni progetti infrastrutturali: uno di questi è il collegamento ferroviario tra l’Interporto e la Pisa – Collesalvetti – Vada, in modo così da mettere in connessione l’area col sud e con l’est dell’Italia”. Il segretario della Cgil Fabrizio Zannotti ha invece puntato l’attenzione su un’altra questione: “Prima che la Darsena Europa entri in funzione è necessario riqualificare gli operai che si troveranno a fare i conti con l’avanzamento tecnologico e di automazione in ambito portuale”.

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Lavoro. Cgil: “Crisi ancora drammatica per molti”. L’incontro in Prefettura

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La crisi nella Provincia di Livorno colpisce ancora in maniera drammatica molti lavoratori/trici. Dalle due aree di crisi non emergono segnali di ripresa. Ben 16.861 persone sono sotto sostegno al reddito ( ovvero lavoratori/trici che hanno perso il posto di lavoro), in totale sono 7,6 milioni le ore erogate tra la cassa integrazione e contratti di solidarietà.

Insomma moltissime persone , non solo non godranno delle ferie, ma non hanno più nessun sostegno al reddito.

Tra queste troviamo molti ex dipendenti di ditte: dell’indotto ex Lucchini da mesi senza reddito; People Care ( che hanno terminato la naspi a maggio), delphi , TRW, i ,Giolfo e Calcagno, CIL MTM ci fermiamo qui perché l’elenco sarebbe lungo, scusandoci con coloro che non abbiamo nominato

Per mantenere alta, anche in questo periodo, l’attenzione sui problemi di questi lavoratori/trici stamani si è tenuto un presidio davanti alla Prefettura, organizzato dalle Organizzazioni Sindacali.

Un incontro non rituale infatti a parlare sono stati oltre che i rappresentanti sindacali, anche le disoccupate e i disoccupati che hanno raccontate le loro storie.

C’era la donna penalizzata dalla maternità sia nel lavoro che nei servizi; il disabile sistematicamente scartato dal mercato del lavoro; l’ over 60 che non riesce a entrare nel mondo del lavoro penalizzato due volte,dall’età e dalla Fornero; il padre e la madre di famiglia che pur mandano curriculum non sono presi in considerazione dalle aziende, e pur di garantire una vita dignitosa ai figli fanno enormi sacrifici; insomma abbiamo rappresentato il mondo grigio delle persone in difficoltà che spesso, dopo la molta solidarietà, sono piombate nel dramma della disoccupazione, persone stanche di dibattiti ed in attesa di risposte .

Purtroppo l’Italia e il territorio della Provincia di Livorno sono distratti sia dal caldo estivo sia dalle grandi questioni politiche e si sono dimenticati di loro.

Infatti come abbiamo già avuto modo di dire nei nostro precedenti comunicati, tra burocrazia e provvedimenti capestro, il Governo continua a colpire la parte più debole del paese, disoccupati ,lavoratori/trici.

Infatti il progetto deliberato dalla Regione Toscana a Marzo, in merito alla erogazione di un contributo di 500 euro per 6 mesi coloro che hanno perso qualsiasi sostegno al reddito, è ancora fermo per questioni burocratiche , magari in qualche cassetto in attesa che passi la pausa estiva e le ferie, questo in un momento nel quale moltissime persone sono prive di sostegno economico.

La mobilità in deroga 2017, che noi avevamo chiesto con forza, ma che i vincoli e le modalità applicative inserite dal GOVERNO di fatto, rendono iniqua , discriminatoria, in una parola inutile, per questo abbiamo chiesto alla Politica di correggerle con la circolare applicativa il provvedimento, ma al momento, non abbiamo risposte e il tempo passa.

Continuiamo a non capire, l’utilità di questo strumento che di fatto penalizza chi trova o ha trovato lavoro, anche per un solo giorno nel 2017, spingendo disoccupati verso il lavoro nero, e magari poi tutti ci meravigliamo quando questo viene dichiarato.

La risposta è dentro provvedimenti sbagliati da parte di chi dovrebbe incentivare il lavoro e non la burocrazia.

Al Prefetto di Livorno che ringraziamo della disponibilità e degli impegni assunti nel limite delle proprie competenze, nell’unica mattinata piovosa di agosto, con un presidio di 150 lavoratori, abbiamo raccontato tutto questo e chiesto, un intervento verso il Governo per sbloccare questa drammatica situazione, sia dal punto di vista degli ammortizzatori che di un futuro per il lavoro. Poiché per noi gli ammortizzatori devono servire a tamponare una situazione di difficoltà occupazionale e non essere, l’obbiettivo finale delle politiche di un Territorio .

Le ferie non devono farci dimenticare le persone in difficoltà, tra qualche settimana sarà settembre e se l’estate è stata calda l’Autunno nella provincia di Livorno lo sarà di più.

Fabrizio Zannotti,
Segretario Generale
CGIL Provincia di Livorno

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In Fortezza Vecchia evento esclusivo per croceristi

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La Fortezza Vecchia si apre di nuovo alle crociere con un evento straordinario che Porto di Livorno 2000 ha organizzato il 19 agosto con Silver Sea, la compagnia extra lusso che, in occasione di un nuovo scalo della nave Silver Muse, ha scelto ancora una volta il nostro gioiello mediceo, simbolo della città, come location per regalare agli ospiti della nave una serata esclusiva tutta toscana. Dalle 19 fino alle 21 all’interno del suggestivo piazzale della Chiesa i turisti hanno potuto gustare un percorso enogastronomico dei prodotti del territorio e subito dopo hanno assistito ad un concerto di musiche di Pietro Mascagni eseguito da Ensemble Bacchelli.
La manifestazione, dal titolo “Music in the Port”, rientra nelle varie iniziative che le Compagnie delle navi da crociera richiedono a seguito dell’azione di marketing territoriale proposta nel progetto “Why Livorno”, presentato a Fort Lauderdale a marzo scorso in occasione del Sea Trade Cruise Global, la fiera più importante al mondo dell’industria delle crociere. “Per noi è motivo di soddisfazione poter organizzare insieme a Silver Sea un nuovo evento in Fortezza Vecchia – commenta il Presidente di Porto di Livorno 2000, Massimo Provinciali – perché testimonia non solo il rapporto ormai consolidato con la Compagnia ma anche uno sguardo diverso, di interesse concreto verso il nostro scalo e verso la città di Livorno, in particolare, verso la Fortezza Vecchia che diventa ancora una volta meta di iniziative per i crocieristi”.

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In Fortezza quattro concerti di Livorno Music Festival

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Continua la stagione estiva della Fortezza vecchia, che ospiterà anche quest’anno alcuni concerti della settima edizione del Livorno Music Festival (22-agosto-6 settembre), presentata nei giorni scorsi a Palazzo Comunale dal direttore artistico Vittorio Ceccanti dell’Associazione Amici della Musica.

Queste le quattro serate previste in Fortezza Vecchia:

Giovedì 24 agosto ore 21,00

Concerto itinerante in Fortezza Vecchia

SAX AL FORTE dal Barocco al Pop

Concerto itinerante in Fortezza Vecchia. Il gruppo di sassofoni guidato da Mario Marzi, uno dei migliori sassofonisti italiani, creerà un percorso negli attraverso gli ambienti più spettacolari della Fortezza per condurre il pubblico verso le Cannoniere dove si concluderà la serata.

Martedì 29 agosto ore 21,00

Fortezza Vecchia

LET’S GO POP da Monteverdi a Mina

Un percorso di canzoni dal Cinquecento agli anni Cinquanta

Mercoledì 30 agosto ore 21,00

Fortezza Vecchia

FIATI ALL’OPERA!

Beethoven e Glinka

Musiche di Beethoven, Brahms, Wolf e Glinka.

Domenica 3 settembre ore 21,00

Fortezza Vecchia

ELECTRONIC MUSIC

Cinque giovani strumentisti e la grande esperienza di Yan Maresz compositore all’Ircam di Parigi, il grande centro di ricerca e creazione musicale fondato da Pierre Boulez nel 1977.

Il Festival è realizzato in compartecipazione con il Comune di Livorno e Scorpio Pubblicità, con il contributo di Fondazione Livorno e Regione Toscana. L’Autorità di Sistema Portuale collabora con piacere fin dal primo anno di gestione della Fortezza, mettendo a disposizione gli spazi della Fortezza che offrono uno sfondo di livello al Festival. I restanti dieci concerti del cartellone sono organizzati in luoghi altrettanto suggestivi, fra i quali il Palazzo della Gherardesca, il Teatrino di Villa Mimbelli ed il Mercato Centrale.

Da quest’anno sarà possibile usufruire di pacchetti concerto con aperitivo in Fortezza Vecchia e potrà essere visitato su prenotazione il Livorno Port Center nei pomeriggi degli eventi in orario 18,00-20,00. Info e prenotazioni: tel.: + 39 0586 249598, e-mail: portcenter@porto.livorno.it).

Il festival chiuderà mercoledì 6 settembre ore 21,00 al Grand Hotel Palazzo con lo spettacolo LACHRYMAE (musiche di Schumann, Britten, Hindemith e Brahms con la partecipazione del grande pianista Claudio Martinez Mehner).

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Porto, in aumento passeggeri e auto nuove. Contenitori con il segno meno: tutti i dati

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Aumentano i rotabili e le auto nuove a Livorno, crescono i traghetti a Piombino. È questo il quadro che emerge dall'analisi dei dati statistici promossa dall'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale.
Le informazioni disponibili sono ancora parziali, manca per esempio per Livorno il dato definitivo sulle tonnellate di merce complessivamente movimentate, ma le cifre già raccolte rilevano lo stato di buona salute del sistema portuale dell’Alto Tirreno. Che sul fronte dei rotabili continua a macinare risultati positivi.

Nel solo scalo labronico questo settore ha fatto registrare un aumento del 12,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Complessivamente sono stati sbarcati/imbarcati 214.846 mezzi commerciali. E ci sono state variazioni positive anche per le auto nuove: ne sono state movimentate 350.651, con un aumento considerevole del 16,7%.  Se tale andamento dovesse proseguire anche nei prossimi mesi, per entrambi i settori si potrebbero registrare nuovi record di traffico.

A Piombino, tra bus turistici, automobili e veicoli commerciali, sono transitate tra gennaio e giugno 385.597 unità (bottino che sale a quota 567.928 se si prende in esame anche il mese di luglio, che ha fatto registrare 182 mila movimentazioni). In sette mesi, insomma, si è registrato un incremento del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2016 (+5,3% se si considera il semestre). L’Isola d’Elba ha totalizzato uno score di poco inferiore, con 516.905 veicoli movimentati tra gennaio e luglio (22 mila in più rispetto ai 494.698 dello scorso anno).

Le buone prestazioni sul fronte dei rotabili si uniscono ai numeri significativi del Sistema Portuale nel settore dei traghetti: i numeri dei primi sei mesi del 2017 confermano innanzitutto il primato acquisito da Piombino a livello nazionale, dove si è registrato un incremento dell’8,34% rispetto allo stesso periodo del 2016: nel complesso si sono registrate 1,255 mln di presenze, che salgono a 1,870 milioni se prendiamo in considerazione il periodo gennaio-luglio (su sette mesi l’incremento è stato del 6,6%).

Ma se Piombino è il quarto porto passeggeri a livello nazionale, anche Livorno si difende bene: con 981.301 presenze rispetto alle 953.631 del 2016 il settore ha fatto registrare nel primo semestre dell’anno un incremento del 2,9%. Entrando nel dettaglio, mentre i passeggeri dei traghetti hanno continuato ad affollare le banchine dello scalo livornese raggiungendo quota 738.201 unità (pari ad un aumento del 9,8% con oltre 65mila pax in più in valore assoluto), per il settore delle crociere si è registrato un decremento sia nel numero di scali (-12 navi) che nel numero dei crocieristi in transito dal porto (-13,6%).

Con riferimento al solo scalo labronico, la prima parte dell’anno si chiude con un segno meno davanti all’indicatore del traffico dei container: - 9,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nel porto sono infatti stati movimentati 382.067 Teu, 41.245 in meno rispetto ai volumi dei primi sei mesi del 2016. Va detto che ad incidere sulle prestazioni è stato principalmente il traffico di trasbordo, che rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è calato del 21,2% (pari a 27.168 TEU).

Al netto dei trasbordi, il decremento nel traffico dei contenitori si riduce al 4,8%: 281 mila contenitori contro i 295 mila dell’anno passato. A diminuire sono soprattutto i container vuoti (-13,5%, 10mila in meno rispetto a gennaio-giugno 2016). Per la movimentazione dei pieni, seppur anch’essa in calo, la perdita è stata molto più contenuta, appena l’1,8%, dovuta esclusivamente dalla flessione registrata allo sbarco (-7,5%). Per i contenitori pieni all’imbarco è stato infatti rilevato un incremento del 3,3% anche in questi primi 6 mesi del 2017, a testimonianza della buona salute del sistema produttivo che insiste sul porto.
Anche nei prodotti forestali il calo è stato significativo: con una movimentazione complessiva di oltre 790 mila tonnellate, carta, cellulosa e legname chiudono il semestre in calo del 15,5% rispetto al corrispondente periodo del 2016, quando furono totalizzate 935.719 tonnellate.
Nella prima parte dell’anno si sono infine registrati valori positivi per le rinfuse liquide (4.637.497 ton movimentate con una crescita dell’1,8% rispetto al 2016), mentre per le rinfuse solide sono state movimentate 413.348 tonnellate, con una flessione del 5,1% rispetto al periodo corrispondente.
Passando a Piombino, nei primi sette mesi del 2017 il porto ha movimentato 2,328 milioni di tonnellate di merci, con un calo del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tra gennaio e luglio i porti elbani hanno invece movimentato 1,055 milioni di tonnellate di merce (+3,84%).

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Darsena Europa: entro metà mese il bando per la parte pubblica

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"Mi pare che mentre molti chiacchierano e sono fermi sulle nomine, noi lavoriamo. Entro metà settembre pubblicheremo il bando per assegnare l'incarico della progettazione della parte pubblica dei lavori per la Darsena Europa, un'opera da 260 milioni di euro".

Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, stigmatizza la mancata elezione del segretario del Comitato portuale e rivendica con soddisfazione l'operatività mostrata dal nucleo operativo sulla Darsena Europa, che si è riunito questo pomeriggio presso la presidenza della Regione Toscana, presenti il Comune di Livorno, Rete Ferroviaria Italiana, le direzioni regionali mobilità e ambiente oltre alla delegazione dell'Autorità portuale guidata dal presidente Stefano Corsini.

"La tabella di marcia – ha aggiunto il presidente Rossi – è stata rispettata e abbiamo fatto un buon passo avanti. Conto che entro settembre siano appaltati i sondaggi sul porto, così come ho richiesto un incontro intorno a metà settembre all'amministratore delegato di RFI, Maurizio Gentile, per decidere definitivamente sui problemi relativi all'avvio dei lavori per lo scavalco ferroviario e alla sistemazione dell'infrastruttura ferroviaria portuale già nell'ottica di un collegamento con la linea ferroviaria Collesalvetti-Vada. Il nostro obiettivo è quello di accelerare il più possibile i tempi di realizzazione delle opere".

Al termine della riunione anche il presidente Stefano Corsini si è detto soddisfatto perché "stiamo procedendo nei tempi che ci siamo dati e andiamo avanti senza scossoni. Rispetto allo scavalco ferroviario è emerso che ci sarà da fare qualche aggiustamento sugli adeguamenti tecnologici, ma anche qui stiamo andando avanti come da programma e contiamo quindi di realizzarlo nei tempi previsti. Anche gli altri lavori sul porto viaggiano nei tempi attesi e sono quindi fiducioso circa il fatto che riusciremo a procedere senza perdite di tempo ma cercando di andare più velocemente e per quanto possibile di recuperare tempo".

Il presidente Rossi ha cercato di tracciare una road map che contempla la possibilità di avere il progetto esecutivo della nuova Darsena Europa entro l'anno e l'avvio dei lavori entro la metà del 2018. Un calendario dai tempi molto stretti, rispetto ai quali ha comunque invitato tutti ad accelerare più possibile.

"E' infatti questo – ha concluso Enrico Rossi – il passo che vorrei dare all'intera vicenda: un ritmo il più possibile serrato. E' per questo che do appuntamento a tutti per una nuova riunione di questo nucleo operativo agli inizi di ottobre, quando potremo compiere una nuova verifica circa lo stato di attuazione del cronoprogramma che ci siamo dati".

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Bellandi (Pd): “Porto, il sindaco esulta…ma per cosa? Per un seggiolone nel Comitato…”

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Il Sindaco grida “vittoria!” perché è stato ammesso, almeno provvisoriamente, a partecipare al Comitato Portuale e subito dopo si dà da fare perché il Porto di Livorno continui a rimanere bloccato in una impasse che va avanti da mesi. Un cittadino spererebbe di sentire il Sindaco esultare perché ha risolto il dilagante problema di sicurezza in città, oppure perché ha trovato il modo di fronteggiare l’emergenza casa o magari perché grazie ai cinque milioni dell’accordo di programma stanziati dalla regione per l’incubatore di impresa ha creato almeno un posto di lavoro, invece no…a Livorno il Sindaco esulta perché nella sua insensata guerra alla Autorità di Sistema Portuale ha vinto un round garantendosi, per adesso, un seggiolone nel Comitato Portuale. Vale la pena di sottolineare che la battaglia di Nogarin, che si  rifiuta incomprensibilmente  di nominare un tecnico di sua fiducia pretendendo di partecipare in prima persona al Comitato, non è fatta in nome di Livorno, al quale è giustamente garantita dalla riforma una rappresentanza, ma esclusivamente in nome proprio. Il Sindaco non perde occasione di stigmatizzare i ritardi della Piattaforma Europa, ma non si fa scrupolo di ritardare l’operatività dell’AdsP con i suoi capricci, tra l’altro non sarebbe male che ricordasse che fosse stato per i suoi Consiglieri e per il gruppo regionale del M5S oggi di Piattaforma Europa non parleremmo più da un pezzo. Il PD che ha contribuito fattivamente perché quel progetto prendesse vita è convinto che oggi si debba vigilare con fermezza sul rispetto del cronoprogramma e pensa proprio per questa ragione che l’AdsP  di Livorno e Piombino debba essere pienamente operativa nei tempi più brevi possibili. Questa la differenza tra M5S e PD,  da una parte chi specula politicamente sui ritardi e imbastisce una sua guerricciola privata non facendosi scrupolo di bloccare il porto, dall’altra chi cerca di trovare soluzioni per permettere al più importante volano dell’economia livornese di tornare a  girare a pieno ritmo.
Il Segretario Comunale del Pd
Federico Bellandi

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Emissioni delle navi in porto, incontro in Comune

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Nella mattinata di mercoledì 6 settembre si è svolto a Palazzo Comunale un incontro per affrontare le problematiche legate alle emissioni delle navi che attraccano nel porto di Livorno.
Erano presenti l'assessore all'ambiente Giuseppe Vece, l’ingegnere Claudio Vanni in rappresentanza dell'Autorità Portuale, il capitano Bordonaro della Capitaneria di Porto di Livorno, il coordinatore per l’area vasta costiera Arpat Gaetano Licitra.
Dall'incontro sono scaturite alcune decisioni: la prima azione che sarà posta in essere sarà da parte di Arpat, che avvierà nelle prossime settimane, in base ad una convenzione stipulata con l'Autorità Portuale, una campagna mirata di rilevazione dei dati ambientali in zona portuale e nelle aree limitrofe, al fine di ottenere un quadro conoscitivo esatto della situazione.
Tutti i soggetti presenti al tavolo hanno inoltre concordato di avviare, contestualmente al monitoraggio, un percorso che coinvolgerà necessariamente anche le compagnie di navigazione, al fine di adottare misure affinché in tempi brevi siano in grado di controllare e ridurre le emissioni durante l'accesso e lo stazionamento delle navi nel porto.
Come modello di riferimento saranno prese iniziative e studi per ridurre al minimo gli impatti ambientali già fatti in altri porti italiani (per esempio la ricerca condotta sulle emissioni nel porto di Genova e il protocollo Blu Flag attuato nel porto di Venezia), in attesa dell'entrata in vigore nel 2020 della nuova disciplina europea, che prevede limiti molto più restrittivi di quelli attuali sull'utilizzo dei carburanti.
"Ringrazio tutti i partecipanti alla riunione – dichiara l'assessore Vece - per la fattiva collaborazione, ciascuno nell'ambito delle proprie specifiche competenze, e per l'attenzione agli obiettivi di tutela ambientale che devono essere portati avanti nell'interesse della città".

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Aumenta l’esercito dei “senza reddito”. Pensioni, la fotografia della Camera di Commercio. Tutti i DATI

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di Chiara Mariottini

"Sono davvero i pensionati coloro che stanno peggio?". Una domanda che spesso sentiamo e noi stessi ci poniamo, rispetto alla quale ci sono divergenze di opinione. Tramite due rapporti della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, presentati nella mattinata del 6 settembre, è stata possibile un’analisi della questione. Questi ultimi mostrano la situazione sociale ed economica attuale: il primo incentrato sull'evoluzione demografica, il secondo sul sistema pensionistico sul territorio di Grosseto e di Livorno.

Riguardo la demografia, i dati Istat sui residenti, al 31 dicembre  2016, non sono affatto positivi e, infatti, "facendo una fotografia della popolazione – spiega Mauro Schiano, direttore del Centro Studi e Ricerche della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno e Direttore del Centro Studi e Ricerche – vediamo come a Livorno, ma anche in Toscana e più generalmente in Italia, continua ad esserci una progressiva perdita di residenti : la variazione rispetto al 2015 è del -0,18% a Livorno, -0,05% in Toscana e -0,13% in Italia”.
Ciò è in gran parte dovuto alla drastica diminuzione della natalità, che negli ultimi anni sta sempre più colpendo i nostri comuni- basti pensare che il numero medio di figli per donna è di 1,32 a Livorno e di 1,35 in Italia- e un aumento progressivo dell’età di mortalità – di circa 80 anni per gli uomini e 84.4 per le donne-. Entrambi, fenomeni che hanno causato un saldo naturale negativo in tutti i nostri territori, comportando un numero delle morti più che doppio rispetto a quello delle nascite, nella maggior parte dei comuni livornesi.
La provincia di Livorno, in particolare, ha risentito molto di questa tendenza e sconta un più basso tasso di natalità e un più alto tasso di mortalità rispetto alle medie regionali e nazionali.
Non a caso, l’età media livornese è di 47,6 anni, superiore rispetto ai 46,7 della Toscana e ai 44,9 del nostro Paese.
“Un fattore che ha sempre compensato queste dinamiche è l’immigrazione – continua Mauro Schiano -  infatti, l’arrivo di popolazioni straniere dà un contributo alla crescita della popolazione”. Nel 2016 gli stranieri residenti sono aumentati dell’1,1% rispetto all'anno precedente.

Tuttavia, va tenuto di conto anche della maggiore emigrazione delle giovani generazioni. “Tanti giovani non rimangono nel nostro territorio – spiega Riccardo Breda, presidente Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno - gli ingegneri, per esempio, difficilmente si fermano qui, cercano piuttosto una collocazione all'estero”.
Si ha, in conclusione, un saldo migratorio totale pari a 1288 nella provincia di Livorno, 13600 nella regione Toscana e 65717 in Italia.
Riprendendo il discorso sull'invecchiamento della popolazione, è importante sottolineare che esso ha comportato, e comporta, conseguenze importanti sull'intero sistema economico e sociale.

“Nella provincia di Livorno – continua Mauro Schiano – ogni 100 residenti abbiamo 40 occupati, 28 pensionati e 32 senza reddito e a un gruppo di 100 giovani corrispondono 165,3 anziani over 65”.
Rispetto al 2011 c’è stata un’elevata crescita dei senza reddito associata a un significativo calo dei pensionati: -4,5% dei pensionati e un +8,7% di coloro che non hanno un reddito.

Questa, una chiara conseguenza della Legge Fornero 92/2012, che ha causato blocchi per gli accessi al pensionamento.
Al momento i baby boomers, ovvero il massiccio numero di persone nate nel boom degli anni ’60, continuano a stare sul posto di lavoro e ci consentono di avere una boccata d’ossigeno, in quanto non godono della pensione, ma sta proprio qui il vero tarlo di queste nuove norme sui pensionamenti: presto arriverà il loro turno di andare in pensione e a fronte di un numero sempre più piccolo di contribuenti, ovvero giovani lavoratori, ci sarà un altissimo numero di pensionati da sostenere. L’unico elemento positivo del calo di pensionamenti dal 2011 a oggi, è stato un importante incremento dei beneficiari di prestazioni Indennitarie e Assistenziali.

Al momento, secondo la recente indagine Ocse, a fronte di un PIL italiano pari a 100, circa il 12/13% è riservato alle pensioni e solo l’1,4% alle famiglie.

Gli indici di povertà stanno, infatti, divenendo sempre più elevati fra gli under 35, piegando a dure condizioni soprattutto i giovani meridionali, sposati e con figli.
Le pensioni, invece, non risultano essere così basse e per capire meglio l’ammontare medio attuale delle pensioni, basti considerare i dati Istat sul valore delle pensioni. "Per la precisione 19.561 euro è il reddito pensionistico medio annuo per il territorio di Livorno –spiega Mauro Schiano – e in media l'Inps, ad ogni residente, destina virtualmente 465 euro”. Ciò è dovuto alla compensazione generazionale: si sa che i nonni tendono a dare una o più paghette ai nipoti per eventuali spese.
Le pensioni che risultano pesare maggiormente sul sistema economico livornese sono quelle degli ex lavoratori nel settore privato; questo è dovuto alla presenza di grosse imprese locali, in cui molti hanno trovato e trovano impiego, basti pensare alla Solvay di Rosignano e alle Acciaierie di Piombino.
Altra problematica da tenere di conto è la questione di genere. Le donne sono circa il 52% della popolazione, ma nel mercato del lavoro sono solo il 44% rispetto agli occupati, ottenendo un reddito medio annuo di circa 8mila euro in meno rispetto agli uomini.
Ed ultimo, ma non meno importante, è l’insistenza delle problematiche di vecchia e nuova percezione per il sistema imprenditoriale, dalla difficoltà nella continuità generazionale per certi mestieri alla qualità dell’offerta di lavoro.
Come si muove la Camera di Commercio Maremma Tirreno per arginare queste problematiche?
Grazie alla sinergia che si è creata dall’accorpamento delle Camere di Commercio di Livorno e Grosseto, primo esempio in Toscana, è stato possibile promuovere importanti iniziative. "Puntiamo, innanzitutto, sul rafforzamento dell’informazione economica sul territorio – spiega Pierluigi Giuntoli, segretario generale - in particolare cerchiamo continuamente di dare informazioni ai quotidiani, ai comuni. In secondo luogo, è necessario educare all'imprenditorialità tutti i giovani, in modo che siano in grado di programmare i dati economici e di creare imprese concorrenziali forti. Proponiamo per questo l’alternanza scuola-lavoro, così che i ragazzi siano ospitati nelle grandi imprese".
Altra iniziativa fondamentale della Camera di Commercio Maremma Tirreno sono l’innovazione e la digitalizzazione delle imprese; fra le varie idee c’è il progetto Industria 4.0.
"Le Camere di Commercio sono il braccio operativo del governo – continua Pierluigi Giuntoli – e bisogna dare assistenza e servizi alle imprese, aiutarle non solo a conoscere i vari investimenti che il governo offre e di cui tante volte non usufruiscono, ma anche renderle al passo coi tempi".
Altro lavoro fondamentale svolto dalla Camera di Commercio Maremma Tirreno è la pubblicazione mensile sul sito del censo sulle imprese, che indica quali sono le loro richieste e quale personale ricercano
Per puntare sui ragazzi è necessario coniugare l’alta formazione professionale con il mondo del lavoro. Creare dei database in cui viene reso esplicito il percorso di studi dei giovani, metterli in comunicazione con le imprese, “seguire il modello di quei paesi – aggiunge Riccardo Breda – dove i giovani hanno più chance di fare impresa e mettersi in gioco e dove le imprese godono di importanti defiscalizzazioni”.
Tra poco più di vent’anni forze lavoro minori dovranno pagare le pensioni a grandi coorti di baby boomers : gli over 64enni saranno oltre il 31% contro il 27.7% del 2015. Per evitare di essere schiacciati da una popolazione sempre più vecchia, bisogna smettere di guardare al passato come modello e cominciare a mettere le radici per un domani migliore.

Il rapporto 2017 sulle pensioni in provincia di Livorno è scaricabile su www.Ig.camcom.gov.it

 

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Il porto di Livorno al Seatrade Cruise Europe. Tante le conferme di attracchi

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Si e aperto il 6 settembre ad Amburgo il Seatrade Cruise Europe, la fiera dei porti crocieristici europei. Porto di Livorno 2000 partecipa all'interno del Padiglione di Assoporti insieme all'Autorità di Sistema Portuale Del Mar Tirreno Settentrionale. La delegazione di Livorno guidata dal Presidente Massimo Provinciali e' composta da Giovanni Spadoni e Serena Veroni di Porto 2000, da Francesca Morucci e Giampiero Costagli di Adsp di Livorno, da Fabrizio Fedi di Tuscany Terminal di Piombino. Presenti anche i rappresentanti dei Porti dell'Argentario, Fabrizio Palombo e Francesca Orsini.
Durante la manifestazione la delegazione di Porto 2000 ha svolto vari incontri one to one organizzati da Clia (Cruise Line International Association) partecipando anche al Clia Port Summit ed ha incontrato le principali Compagnie e Gruppi Armatoriali. I vertici del Gruppo Carnival ribadiscono l'interesse per il nostro porto anche in attesa dei cambiamenti in corso della società ed hanno manifestato possibili sviluppi ed incrementi di toccate di linee che ancora non scalano Livorno. Con Tui Cruises GMBH, il ramo tedesco della Compagnia da crociera che ha avuto importanti sviluppi di recente, è stata confermata le possibilità di ormeggio all'Alto Fondale o al Molo Italia in prospettiva del rientro o a Livorno di navi della Compagnia che in passato hanno lasciato il nostro Porto. Durante la fiera il Gruppo NCL ha confermato i 64 scali programmati a Livorno nel 2018 che potranno essere incrementati nel 2019.
"Porto di Livorno 2000 - commenta il Presidente Provinciali - è particolarmente soddisfatta di questa conferma che garantisce una forte presenza del Gruppo anche per gli anni successivi, un Gruppo che è divenuto ormai il secondo più importante cliente del nostro Porto". Durante gli appuntamenti organizzati nel corso di Clia Port Summit, anche Msc ha riconfermato l'interesse per il nostro porto che potrebbe prevedere un incremento nel prossimo futuro di scali in turn around parziale a Livorno.
Durante la fiera, sul fronte delle azioni di marketing territoriale svolte in stretta sinergia con la Regione Toscana, è stata organizzata una presentazione del progetto Why Livorno lanciato a Fort Lauderdale a marzo in occasione del Seatrade Cruise Global arricchito della partecipazione diretta del Maestro Andrea Bocelli che ha dedicato una intervista speciale. Ad Amburgo è stato presentato il teaser del "The ending of why Livorno - Preview of Chapter 3 and Chapter 4" che comprende "I territori della Costa degli Etruschi e dell'Isola d'Elba" che verranno proiettati a marzo 2018. In questa prospettiva ha destato molto interesse negli armatori presenti la proposta della nuova banchina nel Porto di Piombino brevemente presentata dal rappresentante di Tuscany Terminal dedicata alle crociere che apre nuove possibilità di escursione nel sud della Toscana e nuove aperture verso la Val di Cornia ed i territori di Siena.
Durante la fiera il Porto di Livorno ha incontrato inoltre il responsabile europeo del Gruppo Carnival che si occupa delle relazioni con i Governi nei paesi dove scalano le navi del Gruppo in relazione sopratutto all'Ambiente: sono stati presi accordi per sviluppare anche a Livorno la procedura autorizzativa per le navi più grandi della Compagnia Aida perché si possa realizzare il rifornimento di gas metano per il funzionamento dell'impianto di produzione di energia elettrica presente a bordo. Le navi sono già attrezzate e così come nel Porto di Civitavecchia anche a Livorno si potrebbe concretizzare questa possibilità di approvvigionamento anche in tempi brevi che ridurrebbe a zero le emissioni delle navi durante la sosta in porto.

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