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A Marilia riunione tecnica per il progetto “ISPRA” sul trattamento sedimenti in area portuale

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Il 22 e il 23 marzo 2017 presso la Sala «Baccano » del Centro Marilia in Via Puini, 97 ad Antignano, si terrà la presentazione dei risultati ottenuti da uno degli studi previsti dal più ampio Progetto Interreg Marittimo, vale a dire il programma di Cooperazione instaurato da Italia - Francia in ambito marittimo per la parentesi che si estende dal 2014 – 2020 e che include differenti aree d’interesse tra cui, oltre alla Corsica, alla Provenza e alla Sardegna, anche le coste della Toscana.

Un finanziamente complessivo di 280 milioni di euro, per un totale di 38 progetti approvati. Tra questi, anche quello denominato SEDI.TERRA “Linee guida per il trattamento dei sedimenti dragati nell’area Marittimo”, finalizzato a identificare strategie comuni per prevenire, contrastare e gestire gli effetti negativi dell’insabbiamento dei porti, elaborando linee guida per gestire problemi comuni e lo scambio di conoscenze.

I risultati dello studio saranno presentati quindi mercoledì 22 (a partire dalle 8.30 sino alle 17.30) e poi con una coda nella giornata seguente, quando nella mattinata di giovedì 23 marzo sarà organizzata anche un visita al porto di Livorno e alle 12.30 si concluderanno ufficialmente i lavori.

Il partenariato di progetto, il cui capofila è il francese Département du Var della Regione PACA, è composto dall’Istituto Superiore per la Protenzione e la Ricerca Ambientale (l’ente pubblico che svolge attività di ricerca e sperimentazione; conoscitiva, di controllo, monitoraggio e valutazione; consulenza strategica, assistenza tecnica e scientifica, nonché di informazione, divulgazione in materia ambientale) e dall’Institut National des Sciences Appliquées (INSA).  Entrambi gli organisimi sono stati incaricati del coordinamento scientifico di un progetto che ha visto coinvolti anche la Provincia di Pisa, la Regione Sardegna, STAtion de REcherches Sous-marines et Oceanographiques (STARESO) e il Département de la Haute-Corse.

L’ISPRA, che nello studio specifico si è occupato della problematica della gestione ecocompatibile dei sedimenti post trattamento in relazione ai rischi derivanti dai cambiamenti climatici, è presente in Toscana fin dal 1993, quando ancora era denominata ICRAM. Dal 2012 i laboratori della Struttura Tecnico Scientifica sono stati trasferiti in una nuova sede, all’interno dell’area portuale di Livorno. Al suo interno sono tutt’oggi attivi il laboratorio di “contaminazione ambienti acquatici e bioaccumulo” che svolge attività di preparazione ed analisi di campioni, e il Laboratorio di Ecotossicologia, che svolge invece attività di ricerca e monitoraggio della qualità delle acque e dei sedimenti di ambienti marino-costieri, tra cui aree portuali e siti contaminati. Fiore all’occhiello è l’impianto pilota di separazione meccanica, autorizzato dalla Regione Toscana, allestito per la conduzione di prove sperimentali di trattamento di sedimenti marini e fluviali contaminati.

 

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I cinesi pronti a investire a Livorno

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Si è concluso con un invito a partecipare alla riunione con gli imprenditori internazionali in Cina, l'incontro a Palazzo Sacrati Strozzi a Firenze tra il presidente Enrico Rossi e una delegazione della China railway International Group, la 57esima azienda al mondo per fatturato e numero di dipendenti (oltre 300.000) che gestisce non soltanto le ferrovie cinesi, ma è attiva nei settori dei lavori pubblici, dell'edilizia e dei trasporti in generale. Guidata dal suo presidente, Chen Shiping, e accompagnata a Firenze dalla Compagnia Portuale di Livorno, si è detta interessata alla realizzazione della Piattaforma Europa nel porto di Livorno e dovrebbe partecipare alla manifestazione di interesse che scade alla fine del prossimo mese di maggio. Presenti il capo ingegnere e general manager del settore marketing, Yuan Zuoxiang, oltre a Kenny Song, presidente della finanziaria del Gruppo cinese, accompagnati dal presidente dalla Compagnia Portuale di Livorno, Enzo Raugei e da Vanni Bonadio, in rappresentanza di Logistica Toscana, l'incontro si è svolto in un clima di grande cordialità.
Shiping si è detto molto interessato ad investire a Livorno, visto che in Toscana ci sono molte infrastrutture e ha tenuto a sottolineare che il suo gruppo non si limita a costruire, ma si occupa anche di investimenti e di gestione. "E allora – ha replicato Rossi – per voi investire a Livorno risulterà facilissimo. Se lo farete potrete contare sulla collaborazione da parte del mio ufficio e degli altri della Regione per una pronta risoluzione degli adempimenti burocratici. Il vostro sarà un investimento graditissimo, che intensificherà le relazioni commerciali tra Italia, Europa e Cina".
Il presidente Rossi ha poi illustrato tutte le opere realizzate e in corso di realizzazione nel porto di Livorno, dal collegamento ferroviario diretto con la rete nazionale, allo scavalco che collegherà porto ed interporto, al ruolo decisivo che può giocare il vicino aeroporto di Pisa. L'incontro (al quale seguirà l'incontro previsto a Roma con il ministro dei trasporti Del Rio e con la nuova autorità portuale, Stefano Corsini) è il frutto di una iniziativa della Compagnia Portuale di Livorno che si è recata in Cina nel dicembre del 2016 con l'obiettivo di trovare partner di livello internazionale e di uno spessore tale da essere capace di rispondere ai selettivi parametri del bando di gara. Naturale quindi il passaggio in Regione Toscana che ha fatto dello sviluppo del porto di Livorno uno dei punti più qualificanti del programma di legislatura.
China Railway International Group ha posto in rilievo l'intesa raggiunta con la Compagnia portuale confermando dunque l'interesse sia a costruire il terminal che a partecipare alla sua gestione. Il Gruppo, il cui principale azionista è lo Stato, ha legato il suo interesse verso il porto di Livorno alla grande potenzialità di sviluppo dello scalo, associata al piano regolatore recentemente approvato. Secondo gestore delle ferrovie cinesi Livorno, che ha una posizione baricentrica nel mediterraneo, collegamenti intermodali di primaria importanza, come il recente raccordo ferroviario, non può che diventare in futuro uno snodo primario per le merci da e per l'Europa.

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I cinesi a Livorno: “Vogliamo la Piattaforma Europa”

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E’ durato poco più di mezz’ora l’incontro tra il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, l’assessore comunale alle Attività produttive, Francesca Martini, e la delegazione della China Railway International Group, la controllata del gruppo ferroviario cinese, che pare essere interessata a investire sulla Darsena Europa. Ad accompagnare i membri della delegazione c’erano anche i vertici della Compagnia Portuale, a partire dal presidente Enzo Raugei.

Questo il commento conclusivo del sindaco:
“Il fatto che un colosso che vanta un fatturato di oltre 100 miliardi di dollari e conti circa 360mila dipendenti guardi con interesse alla nostra città e al nostro porto ci riempie di speranza. Significa che i grandi capitali sono pronti a scommettere su una nuova primavera per Livorno che si
tradurrà in nuova occupazione e, speriamo, in nuove tecnologie all’avanguardia.
Con i nostri ospiti oggi abbiamo infatti parlato di porto ma anche di innovazione tecnologica e di ricerca e sviluppo. Abbiamo proposto ai rappresentanti della China Railway Internationale Group di tornare nella nostra città in estate e venire a visitare i nostri laboratori di ricerca, realizzati insieme all’istituto superiore Sant’Anna, allo Scoglio della Regina e a Villa Letizia. Si sono dimostrati molto interessati, visto che controllano una galassia di società satellite che si occupano appunto di investire in ricerca e sviluppo.
Nel complesso è stato un incontro interessante. Vedremo se poi decideranno di partecipare effettivamente alla gara aperta per la Darsena Europa o meno”. La delegazione cinese si è anche recata a Palazzo Rosciano subito dopo la visita fatta al sindaco e al Comune di Livorno.

Il loro è uno dei più importanti 500 gruppi economici del pianeta. In 57esima posizione nella speciale classifica Fortune del 2016 per fatturato e numero di dipendenti, e in cima al podio delle principali 250 imprese costruttrici nel mondo secondo Engineering- News Record, Il China Railway International Group, nato nel 2013 da una costola del colosso China Railway Group Limited, ha bussato stamani alla porta di Palazzo Rosciano, quartier generale dell’Autorità di Sistema dell’Alto Tirreno, per incontrare il neo presidente Stefano Corsini.

Non si è trattata di una semplice visita di cortesia. L’incontro era stato organizzato da tempo dalla Compagnia Portuale e dal suo presidente, Enzo Raugei, con il quale il gruppo cinese aveva avuto a Dicembre un primo importante contatto, ed è stato promosso e coordinato da ben tre importanti realtà: la LM Consult,  società di mediazione e consulenza creditizia, con sede a Livorno, ma operativa a livello nazionale; la Willis Tower Watson, un broker assicurativo internazionale leader nel brokeraggio e nel risk management a livello mondiale, e la TouchStone Capital Partners, società internazionale specializzata nell’international investmnent banking con contatti strategici in Cina.

L’obiettivo della riunione era già stato chiarito dai numerosi scambi epistolari intercorsi nei mesi precedenti tra Port Authority e Cpl: far conoscere meglio la Piattaforma Europa. Sì, proprio lei, il progetto di espansione del porto di Livorno, che ha come primo step la costruzione di un terminal contenitori in grado di accogliere le navi di ultima generazione. Durante la riunione - cui ha preso parte tutto il Cda della Compagnia Portuale (Enzo Raugei, Riccardo Boccone, Stefano Piccini e Marco Dalli) e il presidente di Logistica Toscana, Vanni Bonadio - la delegazione cinese guidata dal numero uno della China Railway International, Chen Shiping, ha visto da vicino quali sono le potenzialità che potrebbe esprimere lo scalo labronico una volta realizzata l’infrastruttura e ha espresso un apprezzamento non scontato nei confronti di un’opera che la conglomerata non nasconde di voler concorrere a realizzare.

Non è un caso, infatti, che Chen Shiping si sia presentato a Palazzo Rosciano assieme alla Compagnia Portuale, con cui potrebbero essere avviate in futuro possibili sinergie nell’ottica di una gestione in partenariato della Piattaforma Europa. E che il China Railway Group non sia una impresa alle prime armi lo dimostrano i 452 progetti sviluppati in questi anni in campo marittimo portuale, progetti che vanno dalla realizzazione di terminal portuali alle attività di dragaggio.
“Ringrazio la Port Authority per il supporto datoci – ha detto Chen Shiping- riteniamo che l’opera infrastrutturale che oggi ci avete presentato sia estremamente interessante: crediamo che Livorno possa fare la parte del leone nel Mediterraneo e acquisire in futuro quote crescenti di traffico merci. La nostra società ha le spalle larghe e la capacità di investire in un progetto che ritiene possa promuovere competitività e ricchezza”.

Per il presidente di TouchStone Capital Group Holdings, Kenny Song, il futuro ha un nome ed è la One Belt One Road Initiative, la ‘Nuova Via della Seta’ che collegherà la Cina all’Europa: “è il più grande ponte tra Oriente e Occidente – ha detto - e creerà notevoli opportunità di investimento anche in Italia. Crediamo che la Piattaforma Europa possa a ben diritto rientrare in questo framework ed essere considerata un investimento strategico nell’ambito dello sviluppo delle nuove rotte commerciali che la Cina intende tracciare”. “Non può che farci piacere l’interessamento di un soggetto del calibro della China Railway International – ha dichiarato il presidente dell’Autorità di Sistema dell’Alto Tirreno, Stefano Corsini – Livorno ha tutte le carte in regola per continuare a crescere. Oggi lo scalo labronico è già diventato un importante scalo ferroviario grazie al collegamento tra il porto e la linea tirrenica e domani, con la Piattaforma Europa, potrà assumere un ruolo centrale nel Mediterraneo”.
“La Regione persegue da anni una visione strategica sul futuro del porto di Livorno. Sarà nostro impegno fare di tutto per realizzarla” , è stata la chiosa di Bonadio.

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Why Livorno a Bolgheri, secondo video-spot

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Dopo il successo del primo video-spot dedicato a Livorno (clicca qui per rivederlo), Porto di Livorno 2000, nell'ambito del progetto "Why Livorno", lancia il secondo (clicca qui per vederlo) dei quattro finora realizzati. L'attenzione, in questo filmato, è rivolta alla provincia e in particolare a Bolgheri dove, nel luglio 2014, Porto di Livorno 2000 organizzò una serata speciale che portò 1200 croceristi americani a visitare il borgo. Da lì Bolgheri è entrato nei circuiti delle escursioni dal porto di Livorno organizzate dai tour operator ufficiali delle navi da crociera.

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Flc Cgil contro l’ipotesi di accorpamento tra scuole primarie e scuole medie

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Primo esito negativo al tavolo istituzionale tra amministrazione comunale, sindacati e dirigenti scolastici. Secondo le prime valutazioni infatti il piano si tradurrebbe in una consistente riduzione degli organici del personale ATA che coinvolgerebbe i collaboratori scolastici e gli assistenti amministrativi del nostro Comune. Ipotesi inaccettabile per la Flc Cgil di Livorno. “In un contesto occupazionale già difficile come quello di Livorno – sottolinea Filippo Gherarducci, segretario della Flc Cgil – non è pensabile un'ulteriore perdita di posti di lavoro. Nè si possono chiedere altri sacrifici ad una categoria, il personale ATA, che ha già pagato duramente i tagli degli ultimi anni”. Contrari all'ipotesi anche molti dei dirigenti scolastici presenti, che già oggi si confrontano con istituti scolastici complessi e sopperiscono alla grave carenza di dirigenti della Provincia. L'amministrazione si è detta disponibile a proseguire il confronto valutando quali garanzie occupazionali mettere sul tavolo. Ma la strada si annuncia tutta in salita: “Gli Istituti comprensivi sono una cosa buona se sono funzionali ad un progetto didattico-educativo comune. Ma qui si tratta di realizzare degli accorpamenti di carattere amministrativo – prosegue Gherarducci - il cui effetto rischia di essere quello di dar vita ad istituti troppo grandi e complessi da gestire, ridurre gli organici ed aumentare il carico di lavoro del personale che resta. In questo caso la proposta dell'Amministrazione ci troverà fermamente contrari”.

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Authority, Provinciali prorogato per ancora 3 mesi

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Giovedì 30 marzo, nella sede dell’Autorità Portuale di Livorno, si è riunito il Comitato Portuale con all'ordine del giorno la proposta di proroga di Massimo Provinciali, nella funzione di segretario generale dell’AP livornese. Il Comitato, all’unanimità, ha valutato positivamente la proposta, anche al fine di rispondere alla sentita necessità di garantire la continuità dell’azione amministrativa. “La soluzione è stata condivisa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti” – ha sottolineato Corsini.
“Il presidente Corsini merita tutto il supporto del Comune di Livorno perché sia agevolato nel gravoso compito che ha davanti, che è quello di creare ex novo una nuova Autorità di Sistema. Se il presidente si sente garantito dall’attuale segretario generale nello svolgimento delle funzioni necessarie a garantire la continuità amministrativa, non possiamo che appoggiare la sua scelta”, ha detto il sindaco Filippo Nogarin.

Il neo presidente dell’Adsp ha anche colto l’occasione per ricordare come in questi giorni nessuno si sia chiuso nelle retrolinee di un operoso pensiero ad aspettare il nuovo corso degli eventi:”Stiamo lavorando per cominciare ad definire la nuova organizzazione dell’Ente – ha detto - e per quanto riguarda Livorno stiamo approfondendo i procedimenti delle principali iniziative, tra i quali la Piattaforma Europa e il progetto del Porto Turistico. Su Piombino invece stiamo lavorando intensamente sull'insediamento della General Electric”.

Nel corso della riunione, su segnalazione del Comandante della Capitaneria di Porto, Vincenzo Di Marco e dello stesso sindaco, si è discusso poi del procedimento di formalizzazione delle delibere. In particolare, della opportunità di redigere le medesime successivamente alla discussione del Comitato Portuale e non prima.
Corsini ha accolto di buon grado la segnalazione, riproponendosi di valutare le eventuali implicazioni e modifiche al regolamento del Comitato Portuale e di tenerne conto in futuro quando verrà redatto il nuovo regolamento sul funzionamento del Comitato di Gestione.

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Camera commercio: ultimi giorni per iscriversi a “Crescere imprenditori”

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Ultimi posti disponibili per iscriversi al prossimo percorso formativo Crescere Imprenditori, diretto a giovani fino ai 29 anni di età, che vogliono avviare un'attività imprenditoriale. Gli incontri si tengono in Camera di Commercio e si svolgono in entrambe le sue sedi, a Livorno e a Grosseto, per facilitare la frequenza dei ragazzi di tutto il territorio di competenza della Cciaa.
Il percorso consente di far ottenere 9 punti di premialità nel caso in cui i giovani facciano domanda per ottenere il finanziamento a tasso zero “Selfiemployment” di Invitalia. Tale incentivo è un finanziamento senza richiesta di garanzie, che copre il 100% della spesa per avviare una piccola attività imprenditoriale di massimo 50.000 euro di investimento. La formazione è di 60 ore più 20 di assistenza tecnica, finalizzate alla predisposizione del Piano di Impresa personalizzato per ogni partecipante. Fra gli argomenti in programma, tutto ciò che serve a far sì che la creazione di un’impresa non sia un’avventura al buio: autorizzazioni e adempimenti burocratici, sostenibilità economico-finanziaria, politiche di marketing, tecniche di gestione aziendale, finanziamenti.
Per la sede di Livorno il riferimento è la dott.ssa Katia Le Rose, 0586 231316, katia.lerose@lg.camcom.it; per la sede di Grosseto, la dott.ssa Marika Capezzali, 0564 430249, capezzali.coap@lg.camcom.it.

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Online il nuovo sito della Camera di Commercio

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Il nuovo portale della Camera di commercio (www.lg.camcom.gov.it) muove i suoi primi passi, a poco meno di sei mesi dalla nascita dell'Ente che ha riunito i territori di Livorno e di Grosseto. E’ stato progettato per trovare in modo semplice informazioni e servizi. Il criterio-guida è stato difatti quello della semplicità d’uso: cosa non facile per una Camera di commercio, che offre un ampio ventaglio di servizi. Anche per questo la home page del sito si presenta oggi con uno schema lineare e senza sovraffollamento di notizie. Si è tenuto conto del fatto che molti accedono ad internet direttamente dal loro cellulare o dal tablet: per questo è stato realizzato un sito responsive, che si adatta automaticamente al dispositivo che lo visualizza. Inoltre, come Pubblica Amministrazione, la Camera di commercio si è attenuta alle recentissime "Linee guida di design per i servizi web della PA" ideate, coordinate e sviluppate dal Governo italiano e AGID - Agenzia per l’Italia digitale. Le linee guida sono dirette a ottenere una maggiore chiarezza e leggibilità dei contenuti per la pubblica amministrazione. Tra gli aspetti di primo impatto del portale figurano lo spazio dedicato a due notizie "In primo piano" e quello riservato alle “Altre notizie”; l'area "Avvisi e scadenze"; l’Agenda, che in modo semplice consente di visualizzare le prossime iniziative della Camera di commercio. Gli utenti che accedono al portale possono trovare agevolmente la modulistica necessaria ed entrare nell'area dedicata ai "Servizi" per trovare l'argomento che cercano. Tra le altre cose indispensabili sono da citare la sezione "Amministrazione trasparente" e l'Albo pretorio. Una novità riguarda le "Notizie dalla rete": invitano a dare uno sguardo alle news economiche che ci giungono da una delle più diffuse agenzie di stampa. Infine, un Blog: luogo in cui soffermarsi a leggere qualche approfondimento che riguarda l'attività della Camera di commercio, della quale spesso non si conosce abbastanza.

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Economia del mare: un tesoro da 4 miliardi. I dati. Camera di Commercio, è online il nuovo sito internet

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Analizzando i dati Unioncamere si rileva che la Blue economy della nuova Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno nel 2015 poteva contare su 6.226 imprese e quasi 28 mila occupati, un potenziale produttivo che ha generato da solo oltre un miliardo di euro (1.351 mln/€) di valore aggiunto (il 49,4% del valore aggiunto Blue della Toscana) escludendo quanto prodotto dalle attività collegate che vengono attivate indirettamente da questo settore (clicca qui per leggere e vedere il nuovo sito messo online dalla Camera di Commercio).
Utilizzando un valore medio del moltiplicatore relativo al Centro Italia si può stimare, per Livorno e Grosseto nel complesso, un ulteriore valore aggiunto attivato in un anno dall’Economia del mare che risulta più del doppio di quello derivante direttamente dal settore: in pratica oltre 2.500 mln/€, che sommati all’unità prodotta dalla Blue economy in senso stretto portano il valore aggiunto totale a sfiorare i 4 miliardi di euro.

A fine 2015 tra Capalbio e Collesalvetti delle 6.226 imprese presenti, 2.195 hanno sede a Grosseto e 4.031 a Livorno; un tessuto imprenditoriale che nel complesso vale il 46,8% del potenziale Blue dell’intera Toscana (16,5% Grosseto, 30,3% Livorno) ed il 3,4% di quello nazionale (1,2% Grosseto, 2,2% Livorno).

Fanno parte di questo settore il 12,3% delle imprese complessivamente operanti a Livorno ed il 7,6% di quelle insediate a Grosseto (10,1% per l’area CCIAA Maremma e Tirreno). L’impatto sul tessuto economico è significativo considerato che a livello nazionale la percentuale si ferma al 3,1% (includendo nel computo i comuni non litoranei). Limitando l’analisi ai soli comuni costieri l’economia Blue italiana incide per il 9% sul tessuto imprenditoriale complessivo, anche in questo caso il valore risulta inferiore al 12,7% rilevato per l’area Grosseto-Livorno.

Rispetto al 2011, a differenza di quanto verificatosi per il sistema nel suo complesso, il tessuto imprenditoriale legato all’Economia del mare ha registrato un importante sviluppo: in Italia, mentre il totale delle imprese si riduceva dello 0,9%4, questo settore cresceva del 5,2%. In Toscana e nelle province di Grosseto e Livorno la Blue economy ha realizzato un incremento intorno al 4% mentre nello stesso periodo l’universo imprenditoriale si contraeva a Grosseto (-2,8%) e nella media regionale (-0,6%). Livorno è l’eccezione che conferma la regola in quanto, nei quattro anni in esame, anche il tessuto imprenditoriale complessivo è lievemente cresciuto (+0,8%) insieme all’Economia del mare.

Tra le province con la più alta incisività della Blue economy nel sistema economico provinciale (nell’ordine Rimini, Livorno, La Spezia, Trieste e Olbia-Tempio) gli incrementi più elevati in termini di imprese tra il 2011 ed il 2015 si calcolano per La Spezia e Olbia Tempio (per entrambe +8,2%). Il secondo miglior risultato è quello di Livorno, dove le imprese sono cresciute del 4,1%, mentre Rimini perde il 3% della dotazione locale di imprese Blue.

Nel V Rapporto Unioncamere sull’Economia del mare questo dato è arrotondato per eccesso al -1%.3. Stando alla metodologia utilizzata da Unioncamere l’Economia del mare si “dispiega” in sette filiere : Ittica, Estrazioni marine, Cantieristica, Movimentazione merci e passeggeri via mare, Ricerca, regolamentazione e tutela ambientale, Servizi di alloggio e ristorazione, Attività sportive e ricreative.

La maggior parte delle imprese Blue tende a concentrarsi nel comparto dei Servizi di alloggio e ristorazione in tutti i contesti territoriali, seppur con percentuali diverse. Un'altra percentuale consistente è presente nell’ambito delle Attività sportive e ricreative, della Cantieristica, della Movimentazione merci e passeggeri via mare e della filiera Ittica. Soltanto una piccola nicchia di Blue enterprises si dedica alle Estrazioni marine o alle Attività di ricerca, regolamentazione e tutela ambientale.

Grosseto e Livorno,  nello  specifico,  si  distinguono  per  la  forte  presenza  di  imprese  Blue  nelle   filiere Movimentazione merci e passeggeri via mare e Servizi di alloggio e ristorazione. Le imprese Blue di Livorno danno un contributo alla determinazione del valore aggiunto provinciale pari al 12,3%, una percentuale superiore rispetto a quanto calcolato non solo per Grosseto (7,9%) ma anche per molti altri territori.

In generale, nell’area di interesse della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, la gran parte del valore aggiunto 2015 dell’Economia del mare è stata prodotta dalla filiera dei Servizi di alloggio e ristorazione (44,4%) e da quella delle attività di Movimentazione merci e passeggeri via mare (27,1%). Resta comunque significativo anche il contributo offerto da Cantieristica (8,2%), Attività di ricerca,-regolamentazione-tutela ambientale, Attività sportive e ricreative (rispettivamente 6,9% e 6,5%) e filiera Ittica (6,3%). Nel 2015 l’apporto dell’Industria delle Estrazioni marine (0,6%) risulta minoritario mentre nel 2011 era più elevato

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Un bando per “arredare” il porto

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Livorno delle Diversità ha tenuto presso la Villa Henderson la conferenza stampa con cui ha lanciato il Bando per l’arredo dell’area ottenuta in Concessione demaniale (la porzione di banchina degli Scali Cialdini adiacente al ponte dei Francesi, porta d'ingresso al Porto Mediceo). Alla conferenza stampa, cui hanno preso parte le televisioni e i giornali livornesi, è intervenuto il Presidente dell’Ordine degli Architetti, dato che l’Ordine ha collaborato alla stesura del Bando.
Lanciando il Bando,"Livorno delle Diversità" ha l’obiettivo di reperire l’idea per realizzare un simbolo espressivo del principio della diversità che è alla base delle relazioni nel Porto di Livorno e in città. L’area in concessione è in una posizione baricentrica rispetto al sistema " porto mediceo-centro storico” ed è quindi adatta per insediarvi un piccolo parco urbano che coniughi la tipologia demaniale della banchina, con i richiami alla convivenza tra diversi e con l’agevole fruibilità da parte di coloro che, in via occasionale o stanziale, si trovano a vivere la realtà del Porto Mediceo. Il Bando prevede che i progetti presentati saranno valutati da una Commissione Giudicatrice composta da sei persone (di cui almeno due professionisti ed un esperto d’ arte di chiara fama nazionale) in base a cinque criteri, dei quali uno è il giudizio scritto espresso direttamente dai cittadini dopo aver visto i progetti finalisti, o nei locali concessi dal Comune o in quelli dati dal Premio Rotonda oppure sul sito di Livorno delle Diversità , www.livornodellediversita.eu.
La diffusione del Bando sarà innanzitutto effettuata tramite i canali nazionali ed europei  dell’ordine degli Architetti anche presso le facoltà universitarie italiane. Peraltro, siccome la partecipazione al Bando non è riservata a gente del mestiere ma tocca tutti i cittadini interessati, diffonderanno il Bando anche diverse associazioni e circoli livornesi e non solo, che intendono aiutare questa caratteristica iniziativa laica.

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Forum sulla portualità, il ministro Delrio in città

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Si terrà mercoledì 5 aprile presso il Terminal Crociere del Porto di Livorno il “2° Forum Nazionale sulla Portualità e la Logistica - Portualità, trasporto marittimo, logistica: l’Italia che cambia nel mondo che cambia”, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio e di interlocutori nazionali e internazionali tra istituzioni e operatori del settore. L’evento, organizzato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e da Rete Autostrade Mediterranee (RAM), società che collabora come organismo in house con il MIT, sarà uno dei 3 side event preparatori della prossima Riunione Ministeriale della Presidenza Italiana del G7 Trasporti, in programma nei giorni 21 e 22 giugno a Cagliari.
Sarà il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio a delineare le conclusioni della discussione e a definire il piano programmatico del Forum di Livorno, secondo passo di un percorso permanente di confronto strutturato per gli operatori di portualità e logistica mirato allo sviluppo di uno dei grandi asset della competitività dell’intero Paese e della sua economia: la Risorsa Mare.

Sempre mercoledì 5 aprile, alle ore 16.15, il Ministro Graziano Delrio sarà a Livorno per l'iniziativa organizzata dal Comitato Territoriale "Livorno per Matteo Renzi". L'evento si terrà presso la Sala Montecitorio del Palazzo dei Portuali.
Nell'occasione, dopo l'affermazione netta della mozione Renzi-Martina nei congressi di circolo, anche tra gli iscritti livornesi, il Comitato darà il via alla mobilitazione tra i cittadini in vista delle Primarie aperte del 30 aprile prossimo.

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Convegno di Confindustria e Ance sul codice dei contratti pubblici

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Ad un anno dalla entrata in vigore del nuovo codice dei contratti pubblici, e nell'attesa di approvazione del decreto correttivo, sono ancora molteplici gli aspetti critici per i quali è necessario un approfondimento.
Per questo, Confindustria Livorno Massa Carrara, insieme ai Costruttori Edili di ANCE Livorno e Massa Carrara, in collaborazione con ANCE Toscana, CCIAA della Maremma e del Tirreno e il quotidiano online di Toscana24, organizzano un convegno sul tema: "Le novità del codice dei contratti pubblici anche alla luce del decreto correttivo in itinere", che si terrà venerdì 7 aprile. dalle ore 8,30 presso la Sala Conferenze della CCIAA del Tirreno e della Maremma.
Il convegno intende offrire a tutti i soggetti della filiera degli appalti pubblici (Progettisti, Imprese e Stazioni Appaltanti), un contributo con indicazioni operative per contribuire al rilancio di un settore delle costruzioni, penalizzato da anni di incertezza normativa e procedurale.
Elementi qualificanti del nuovo codice sono il nuovo ruolo delle stazioni appaltanti, l’attenzione verso la qualità progettuale, l’indicazione di criteri di aggiudicazione che dovrebbero valorizzare la capacità e la qualità delle Imprese, tutti elementi condivisibili ma declinati talvolta in maniera contraddittoria.
“Basta con proroghe e rinvii – denuncia il presidente di Confindustria Livorno Massa Carrara, Alberto Ricci - La lunga e prolungata fase di recessione dell'industria edilizia non sembra essersi arrestata, soprattutto nelle province di Livorno e Massa Carrara, dove sono attivi gli Accordi di Programma per fronteggiare le varie crisi. L’applicazione del codice dei contratti pubblici va approfondita per garantire tutele alle imprese locali e quindi all'occupazione sul territorio. Occorre maggiore determinazione nella realizzazione di progetti di edilizia pubblica, per accrescere concrete possibilità di sviluppo economico".

Dopo i saluti istituzionali del presidente di Confindustria Livorno Massa, Alberto Ricci del presidente dei Costruttori Edili ANCE di Massa Carrara, Matteo Venturi, interverranno Antonio Bertelli, Componente del Groppo Tecnico Nazionale Anci – appalti; Ivana Malvaso, Responsabile dell'Area Contratti della Regione Toscana; Claudio Contessa, Consigliere di Stato esperto giuridico della Direzione Affari Giuridici e Legislativi (Dagl) della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Claudio Guccione, P&I Studio Legale Guccione e Associati. Modererà il convegno Carlo Lancia, Direttore di ANCE Toscana. Le conclusioni saranno affidate a Stefano Frangerini, Presidente dei Costruttori ANCE Livorno.
Il seminario è accreditato per la formazione professionale continua degli iscritti all’Ordine degli Architetti e degli Avvocati di Livorno e Massa Carrara.
La partecipazione è libera per imprese e professionisti, previa iscrizione via email all’indirizzo ancelivorno@confindustrialivornomassacarrara.it.

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Porto 2000, assegnato il 66% delle quote

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Porto di Livorno 2000, c’è il vincitore: con 99,58 punti su 100 è l’Ati composta da Sinergest, Moby, LTM e Marinvest (MSC) ad essersi aggiudicata il 66% delle quote della società che gestisce i servizi di accoglienza ai crocieristi.
Si tratta, invero, di una aggiudicazione provvisoria, l’Adsp dovrà infatti provvedere a verificare le certificazioni di rito prima della aggiudicazione definitiva, ma è questo - in attesa dei necessari riscontri e del periodo di sterilizzazione necessario prima della stipula del contratto definitivo - il risultato che è emerso dall’ultima seduta pubblica cui hanno presenziato 19 rappresentanti per i tre concorrenti.
La Commissione di gara guidata dal segretario generale dell’APL, Massimo Provinciali, e composta da altri due membri, Claudio Vanni per l’APL e Silvio Bianchi Martini per l’ente camerale, ha attribuito alla cordata vincitrice 64,58 punti per l’offerta tecnica e 35 punti per l’offerta economica.
L’ATI guidata da Sinergest ha offerto per l’acquisto delle quote della Porto 2000 un controvalore di 10.741.170 euro, con un rialzo d’asta del 34,5% e ha presentato un piano di investimenti per la realizzazione di infrastrutture per un totale di 91 milioni di euro.

Gli altri due concorrenti in gara, il raggruppamento costituito da Creuers del Porto di Barcellona e da Aloschi Bros, e l’operatore economico CFG Cruise&Ferry Group, si sono aggiudicati rispettivamente 96,85 punti (65 per l’offerta tecnica, 31,85 per quella economica) e 72,21 punti (56,81 per l’offerta tecnica e 15,40 per quella economica).

“Non è stata una scelta facile – ha detto Massimo Provinciali, parlando dell’iter che ha portato la commissione di gara all’aggiudicazione provvisoria della gara – i tre concorrenti hanno presentato tutte e tre progetti di altissimo livello, tant’è vero che sul piano tecnico la prima classificata ha distanziato la seconda soltanto per una manciata di punti. Il nuovo socio di maggioranza della Porto 2000 ha le carte in regola per migliorare l'efficienza delle strutture e per proiettare Livorno verso nuovi importanti traguardi. Gli oltre cento milioni che la cordata vincente ha messo sul tavolo sono la migliore risposta a quelli che pensavano che la cessione delle quote sarebbe stata un’operazione a perdere, una svendita".

Il commento del Gruppo Onorato - L’Ati che ha partecipato alla gara di privatizzazione di Porto di Livorno 2000 srl, nella quale Onorato Armatori partecipa al 75% attraverso Sinergest, Ltm e Moby, si è aggiudicata l’appalto per la gestione della società che opera nel settore traghetti e crociere, amministrando il terminal, la stazione marittima, i servizi informativi, i parcheggi e il trasporto passeggeri all'interno dello scalo. Il Gruppo Onorato esprime grande soddisfazione per il risultato raggiunto, e prosegue la sua opera di consolidamento in Toscana e nel porto di Livorno in particolare.

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Grandi Molini, primi passi avanti per un accordo

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Passi avanti nel confronto con i vertici dell'azienda Grandi Molini Italiani (foto tratta dal sito della Regione Toscana) e in particolare per quanto riguarda la possibilità di utilizzo degli ammortizzatori sociali.
Si è svolto giovedì 6 aprile presso gli uffici decentrati del lavoro della Regione a Livorno, il secondo tavolo tecnico (il primo si era tenuto il 23 marzo scorso) per fare il punto sulla vertenza aperta a seguito dell'apertura della procedura di licenziamento collettivo da parte dell'azienda e della controllata Promolog. Prima del tavolo tecnico, il consigliere del presidente Rossi per il lavoro Gianfranco Simoncini e l'assessore al lavoro del Comune di Livorno Francesca Martini hanno incontrato i rappresentanti dell'azienda Massimiliano Malnati e Vittorio Bosi. Nel corso dell'incontro è stata rinnovata la richiesta, ripetutamente avanzata anche dai sindacati, di poter usufruire della cassa integrazione prevista per le aree di crisi complessa, superando la procedura di licenziamento per trenta lavoratori. Successivamente si è svolto il confronto amministrativo previsto dalla procedura di mobilità, durante il quale si sono aperti spiragli importanti per una soluzione positiva della vicenda.
L'auspicio della Regione, che continuerà a seguire puntualmente nelle prossime ore gli sviluppi del confronto, è che nei primi giorni della prossima settimana si possa arrivare ad un accordo tra le parti a salvaguardia dell'occupazione e del futuro di Grandi Molini.

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A Livorno la nuovissima Majestic Princess

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Viaggio inaugurale a Livorno della nuovissima Majestic Princess, l’Ammiraglia più grande del Gruppo Princess Cruises, appena consegnata da Fincantieri a Trieste. La Majestic Princess, terza unità della classe Royal Princess costruita per la società armatrice Princess Cruises, brand del Gruppo Carnival. Con una stazza di 145.000 tonnellate, una capienza di 4.250 passeggeri, la nuova nata è caratterizzata da una nuova livrea, progettata, costruita e allestita specificatamente per il mercato cinese. Per questa prima call a Livorno la nave porta a bordo 3600 passeggeri e 1900 persone di equipaggio, per lo più americani ed inglese ma anche di nazionalità italiana.
Ormeggiata alla Banchina Alto Fondale 46/47, sulla Majestic Princess, questa mattina, su invito dell’Agenzia Cemar nella persona di Angelica Tattanelli, alla presenza del Comandante della nave, Dino Sagani, si è svolta la cerimonia dello scambio dei crest inaugurali alla quale hanno partecipato il Presidente dell’Autorità Sistema Portuale dell’Alto Tirreno, Stefano Corsini accompagnato dal Segretario Generale e Presidente di Porto di Livorno 2000, Massimo Provinciali. Presenti i dirigenti di Porto di Livorno 2000 ed i rappresentanti della Polizia di Frontiera.
La nave, partita da Trieste e proveniente da Civitavecchia, proseguirà per Montecarlo e concluderà il suo viaggio a Shangai per ben 54 giorni di navigazione. Il Comandante Sagani ha espresso il suo gradimento per l’ormeggio ricevuto alla Calata Alto Fondale ed ha sottolineato che questa è il primo dei 4 scali previsti a Livorno. I prossimi saranno il 22 aprile, il 9 e 20 maggio. “E’ con grande soddisfazione che questa mattina abbiamo accolto questa nave, la più grande costruita nei 109 anni di attività di Fincantieri – commenta il Presidente, Massimo Provinciali”. “Per questa stagione sono previsti tante nuove acquisizioni ed ingressi di nuove navi – conclude Provinciali – che confermano la tenuta del nostro scalo nonostante lo spostamento di alcune navi dal Mediterraneo ai mari dell’Estremo Oriente”. “Siamo prossimi ad accogliere un altro scalo inaugurale della Compagnia Silver Cruises con la nuovissima e lussuossissima Silver Muse il 1 maggio prossimo per la quale Porto di Livorno 2000 ha organizzato un evento straordinario in Fortezza Vecchia”.

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Sovraindebitamento: un accordo per superare situazioni di crisi

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Con la firma del protocollo d’intesa, avvenuta presso il Polo tecnologico Magona di Cecina, il Comune mette a disposizione i locali del Polo per costituire un centro di ascolto: saranno i Commercialisti ed esperti contabili della provincia di Livorno ad incontrare i soggetti in difficoltà finanziarie, proponendo loro un percorso guidato verso la soluzione, attraverso l’Organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento (Occ) costituito presso la Camera di commercio della Maremma e del Tirreno.

“Il nostro Polo tecnologico si apre ai problemi di cittadini e imprese, con un centro di ascolto che valuterà quale sia la strada migliore da intraprendere per risolvere i loro problemi” ha detto l’assessore alle attività produttive Federico Cartei nel porgere il benvenuto del Comune di Cecina.

Il Segretario Generale della Camera di commercio Pierluigi Giuntoli – il quale ha portato i saluti del Presidente Riccardo Breda (nella foto) - ha sottolineato a sua volta l’importanza di questo nuovo servizio a favore dei cittadini e dei piccoli imprenditori, ed ha ribadito la necessità di una collaborazione stretta tra Comune, Ordine dei dottori commercialisti e Camera di commercio. I commercialisti mettono a disposizione le professionalità necessarie a fornire una indicazione iniziale, una consulenza gratuita ed anonima per verificare se vi siano i presupposti per iniziare il procedimento diretto a superare la situazione debitoria; e la Camera di commercio, che ha registrato presso il Ministero, tra i primi enti pubblici a livello nazionale, l’Organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento (OCC), un organismo imparziale e indipendente al quale ciascun debitore, tra quelli legittimati, può rivolgersi al fine far fronte all'esposizione debitoria con i propri creditori. Il procedimento è delicato ed ha dei tempi tecnici necessari a giungere a buon fine; sul sito della Camera www.lg.camcom.gov.it il regolamento e le condizioni per accedere al servizio.

Il Presidente dell’Ordine dei Commercialisti Matteo Trumpy ha sottolineato la necessità di far conoscere in modo esteso la legge che regola questo nuovo istituto, che consente a chi si trovi in difficoltà finanziarie di avere una possibilità concreta per ricominciare. L’Ordine mette a disposizione figure professionali in grado di supportare le persone e valutare l’opportunità dell’avvio di un procedimento.

Ha concluso gli interventi il Sindaco Samuele Lippi, evidenziando che questa iniziativa è parte di una serie di misure dirette a facilitare la cittadinanza ed è segno di un’attenzione forte da parte del Comune. Il sostegno a situazioni di difficoltà si inserisce anche in un quadro complessivo di aiuto alle imprese, che anche grazie al Polo tecnologico debbono avere la capacità di rinnovarsi per competere sul mercato. Il sindaco ha auspicato infine una sensibilità maggiore anche a livello nazionale verso tutte quelle situazioni che ostacolano lo sviluppo economico ed ha manifestato l’impegno a far conoscere questo servizio in collaborazione con Camera di commercio e Commercialisti.

Il Comune di Cecina mette a disposizione un numero verde per coloro che desiderano prendere un appuntamento con i volontari del centro di ascolto: 800261040 (si accede solo da numero fisso). Si può telefonare anche allo sportello Comune amico di Cecina : 0586611227.

Per chi volesse invece rivolgersi direttamente all’OCC della Camera di commercio il numero telefonico è: 0586231308 e l’indirizzo mail è occ@lg.camcom.it

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Gmi, l’azienda abbandona il tavolo. I sindacati aprono le procedure per lo sciopero generale

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Vertenza Grandi Molini Italiani: l'azienda lascia il tavolo, i sindacati dal Prefetto iniziano le procedure per lo sciopero generale.
Si è tenuto l'incontro per la vertenza Grandi Molini e, nonostante la richiesta congiunta di Sindacati e Istituzioni di differire la procedura, l'azienda ha confermato i licenziamenti e abbandonato il tavolo.
17 licenziamenti subito e 13 da discutere al Mise, al tavolo previsto per discutere della vertenza il 20 aprile, questa la proposta con cui i rappresentanti di Grandi Molini che i sindacati hanno rispedito al mittente ma, ancora prima della stesura del verbale d'incontro, l'azienda ha lasciato il tavolo. Palpabile la disperazione tra i lavoratori a cui il segretario generale della Flai Cgil Livorno, Michele Rossi, ha dovuto annunciare l'ennesima chiusura da parte dell'azienda "Siamo al capolinea - ha esordito Rossi - e se questa situazione dovesse perdurare la nostra posizione sarà ferma: l'Autorità Portuale non deve avviare le procedure per il rifacimento della banchina". Nel pomeriggio, poi, i sindacati si sono recati dal Prefetto di Livorno per informare i rappresentanti del Governo dell'atteggiamento sprezzante dell'azienda
"Non abbiamo mai registrato un atteggiamento del genere da parte di un'azienda - sottolineano le segreterie confederali Cgil, Cisl e Uil del territorio - uno schiaffo alle Istituzioni, al Governo, e ai lavoratori, perciò abbiamo chiesto al Prefetto di aprire le procedure per la proclamazione dello sciopero generale"
Da tempo i sindacati denunciano una situazione sociale esplosiva sul territorio, che va acutizzandosi di giorno in giorno, aggravata dalle crisi già in corso, GMI, Aferpi e UniCoop, e da quelle ventilate "Molte sono le situazioni critiche- concludono i sindacati- e altre se ne apriranno presto, non possiamo che rispondere con un'azione forte, soprattutto dopo che un'azienda si rifiuta categoricamente di utilizzare gli strumenti a disposizione per le aree di crisi complessa come le mostre, un comportamento irresponsabile e assolutamente irrispettoso"

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Sciopero della fame per Gazzetti

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Francesco Gazzetti, a lungo giornalista televisivo per l'emittente locale Telegranducato e oggi consigliere Regionale del Partito Democratico, ha annunciato l'inizio del suo sciopero della fame a sostegno della vertenza dei lavoratori dei Grandi Molini Italiani di Livorno.
Il consigliere ha provato a riassumere le motivazioni e le ragioni di questa sua scelta con un post sulla sua pagina facebook.
"Ci sono momenti nei quali bisogna decidere da quale parte stare, senza tentennamenti, manifestando il proprio pensiero ed i propri convincimenti in maniera inequivocabile - scrive Gazzetti - La vertenza dei Grandi Molini Italiani a Livorno è per me uno di questi momenti. Ogni giorno che passa, infatti, emerge con chiarezza come questa vicenda metta in discussione 30 posti di lavoro ma anche la dignità delle Istituzioni ed il rispetto che deve essere portato alla comunità regionale ed alla città di Livorno. Il rifiuto di ogni proposta di mediazione da parte dell'azienda è incomprensibile e non può essere recepito passivamente. Lo abbiamo detto e ripetuto attraverso atti discussi ed approvati all'unanimità nei vari consessi istituzionali e lo abbiano manifestato, anche nel giorno di Pasqua, con una presenza davanti ai cancelli della Grandi Molini Italiani".
"Ma nella vita non bisogna mai disperare e, soprattutto, occorre unire la difesa dei propri diritti - specifica Gazzetti sulla Rete - alla speranza che prevalga, in ogni ambito e contesto, la ragionevolezza. Ecco perché sarà importantissimo l'incontro che giovedì si svolgerà al Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, un tavolo, per il quale ringraziamo il Governo, e che tutti noi speriamo portare all'avvio di una nuova fase della vertenza. Per far ciò è fondamentale che a quel tavolo partecipino finalmente i vertici dei Grandi Molini Italiani e che in quel contesto vengano pronunciate parole di verità con l'assunzione di precisi impegni. Questo è quello che serve e questa è la richiesta che deve essere indirizzata e sostenuta con forza in queste ore. Per arrivare a questo obiettivi ognuno deve fare la propria parte ed io sono pronto a fare la mia".
"Dopo aver promosso vari atti in Consiglio Regionale - prosegue -  dopo aver partecipato a presidi ed iniziative, credo dunque sia necessario fare qualcosa di più e di diverso dall'impegno istituzionale. Ecco perché ho deciso di iniziare uno sciopero della fame che possa richiamare l'urgenza e l'importanza che siano date risposte chiare ai lavoratori della Grandi Molini Italiani di Livorno.
"È una scelta personale - conclude il politico - ponderata con attenzione e che intendo portare avanti continuando a svolgere le mie attività istituzionali, in Consiglio Regionale a Firenze e sul territorio, in attesa di conoscere quanto emergerà dall'incontro di giovedì a Roma. Abbiamo speso molte parole, abbiamo promosso e approvato molti atti ed è stato giusto farlo. Adesso, però ed in aggiunta, sento forte l'urgenza, politica e umana insieme, di agire qualcosa di più profondo, di più personale. Sento il bisogno di mettere in questa battaglia, che è per il sostegno a 30 lavoratori e alle loro famiglie, ma è anche quella delle istituzioni e di una città intera che esigono rispetto, semplicemente me stesso. Non so se sia poco o se sia tanto. Non so se sia utile. Ma è tutto quello che ho e che posso e non ho esitazioni nel metterlo in gioco. Il mio è un gesto che si aggiunge al lavoro ed all'impegno profuso in questi giorni da tutte le Istituzioni, dai partiti, dal Vescovo, dai sindacati e soprattutto da parte dei lavoratori. Ognuno sta facendo la sua parte ed adesso anche la proprietà dei Grandi Molini Italiani deve fare, sino in fondo, la propria. Questo è il messaggio che deve partire dalla Toscana e da Livorno - chiosa -  e che, grazie al fondamentale ruolo della stampa e dei mezzi di comunicazione, deve arrivare nei luoghi dove la Grandi Molini Italiani prende le sue decisioni. Questa, infatti, non è la battaglia di qualcuno ma è la nostra battaglia, da portare avanti in concordanza che quello spirito livornese che da sempre caratterizza una città che non ha mai chinato la testa difronte a nessuno. Ecco perché inizio lo sciopero della fame ed ecco perché lo faccio con un sorriso, perché sono certo che tutto questo impegno ci aiuterà anche a ritrovare un senso di comunità indispensabile per vincere questa come le altre sfide che verranno. Avanti così".

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Confcommercio: “Stop al proliferare delle sagre. Che i Comuni adottino il nostro decalogo”

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Sagre e feste paesane spuntano come funghi all'arrivo della bella stagione. Ma spesso, secondo Confcommercio, sono semplicemente ristoranti temporanei all'aria aperta che operano al di fuori della normativa fiscale e contributiva a cui sono sottoposti gli imprenditori regolari.

Il direttore della Confcommercio della provincia di Livorno Federico Pieragnoli fa notare che "nella provincia di Livorno bar e ristoranti sono soffocati da tasse, burocrazia, adempimenti e difficoltà di ogni tipo. Al contrario dei pubblici esercizi regolari, le sagre non chiudono mai e con l'estate esplodono letteralmente".

Per il direttore Pieragnoli siamo in presenza di una evidente concorrenza sleale, che altera profondamente il mercato della ristorazione e che trova in Toscana un terreno fertile: “Nella nostra regione le sagre sono 5.000 e producono un fatturato di circa 110 milioni di euro, mandando in fumo un quarto dei fatturati dei pubblici esercizi regolari. I pubblici esercizi aperti tutto l'anno, o quelli che possono fare reddito solo nei mesi della stagione estiva, sono sottoposti ad una raffica di controlli di ogni tipo e a tasse esorbitanti, mentre per le sagre la strada è in discesa. Chi controlla che nelle sagre siano rispettate le normative igienico-sanitarie, quelle sulla sicurezza e sul lavoro, così come come la necessaria trasparenza fiscale. L'Agenzia delle Entrate di Ferrara qualche anno fa multò con una sanzione di oltre 50 mila euro gli organizzatori di una di queste sagre, chiedendo loro una contabilità in linea con ogni altro esercizio commerciale. Questa è la strada giusta da intraprendere”.

"Ma non vogliamo limitarci alla polemica", continua Pieragnoli. "Ci appelliamo ai sindaci di tutta la provincia, affinché adottino regolamenti ad hoc per limitare e contrastare un fenomeno che è diventato ormai intollerabile. Stiamo inviando ai comuni la nostra proposta di modifica dei regolamenti comunali in materia di sagre, feste paesane, feste di partito. Il mercato funziona se tutti rispettano le stesse regole. La sagra è sagra se ha veramente un carattere di storicità e tipicità, il resto è somministrazione parallela e concorrenza sleale. In un momento in cui gli imprenditori seri fanno fatica a tenere aperti bar e ristoranti, questo sistema diventa intollerabile”.

Il Regolamento proposto da Confcommercio Livorno ai comuni della Provincia

1. L'attività di somministrazione dovrà fare riferimento alle caratteristiche di tipicità, riferendosi a prodotti inseriti nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della Toscana, a quelli classificati come DOP, IGP, DOC, DOCG, IGT della Toscana, o comunque a prodotti provenienti da filiera corta.
2. La somministrazione dovrà essere strettamente limitata all'offerta di pietanze legate al prodotto tipico caratterizzante la sagra.
3. Per ciascuna pietanza, dovrà essere indicato, il luogo di provenienza dei prodotti utilizzati e l'eventuale utilizzo di ingredienti surgelati o congelati e il rispetto delle normative relative alla tracciabilità delle materie prime.
4. Visto che le sagre devono avere come scopo la promozione del prodotto tipico o delle tradizioni del luogo, i fondi raccolti dovranno essere destinati esclusivamente alle attività istituzionali dei soggetti promotori o alla beneficenza.
5. Il soggetto organizzatore è obbligato a redigere il bilancio preventivo e consuntivo dell'attività riferita alla sagra, redatto da un commercialista o un revisore contabile.
6. Gli scopi e gli obiettivi a cui sono destinati i proventi della sagra dovranno essere resi pubblici mediante apposita affissione.
7. L'area di somministrazione non può essere superiore al 50% della superificie complessiva a disposizione dell'area interessata dalla manifestazione.
8. Per le strutture temporanee allestite dovranno essere forniti tutti i necessari certificati di omologazione (materiali, montaggio, collaudo, impianti elettrici, documenti sulla sicurezza).
9. Ogni soggetto potrà effettuare una sola sagra per anno solare e nel medesimo luogo potrà essere organizzata una sola sagra per anno solare, a prescindere dal soggetto organizzatore.
10. Ogni Comune, di concerto con le associazioni di categoria rappresentative dei pubblici esercizi, stabilisce un numero massimo di giorni sagra l'anno e un numero massimo di sagre da inserire nel calendario annuale.

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Professioni del mare: 930 studenti coinvolti

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Novecentotrenta. Tanti sono i ragazzi che quest’anno hanno partecipato al progetto di orientamento alle professioni del mare promosso dall’Autorità Portuale in sinergia con gli operatori. I risultati raggiunti dal progetto, patrocinato per altro dalla Regione Toscana e dal Comune di Livorno, sono stati presentati in Fortezza Vecchia, in occasione di un convegno, cui hanno partecipato il dirigente promozione e studi dell’APL, Gabriele Gargiulo, la vice sindaco di Livorno Stella Sorgente, l’assessore regionale Cristina Grieco e quasi tutti i protagonisti di queste giornate di orientamento, sia teorico che pratico, che hanno interessato i giovani provenienti dall’Istituto Nautico Cappellini, dal Vespucci e dal Liceo Cecioni. Il percorso svolto ha permesso agli studenti di conoscere più da vicino il porto e di capire quali sono i ‘mestieri’ legati alle attività svolte al suo interno, anche in relazione alle professioni che intervengono nella catena logistica integrata, dal momento in cui la nave è in banchina fino alla consegna della merce. I ragazzi si sono confrontati anche con le professioni legate al marketing territoriale e l’accoglienza turistica a favore dei crocieristi e con la recente riforma portuale, con la nascita delle Autorità di sistema portuale.
Nell’ambito del percorso di orientamento, cui hanno aderito la Capitaneria di Porto, il Comune di Livorno, l’Agenzia delle Dogane e i principali stakeholder della comunità portuale (dagli agenti raccomandatari marittimi agli spedizionieri, sino ai piloti, agli ormeggiatori, ai rimorchiatori e ai terminalisti), l’Autorità Portuale, in collaborazione con i partner del progetto, ha permesso ad alcuni studenti, selezionati dagli istituti scolastici interessati, di affiancare gli operatori portuali per una o più giornate nelle svolgimento delle attività quotidiane. A dare l’immediata disponibilità, il corpo dei piloti, quelli dei rimorchiatori e degli ormeggiatori, varie agenzie marittime (Argosy, Austral, Container Agencies, Hugo trumpy, Renzo Conti, Eugenio Mannari), il terminal Lorenzini e la Porto di Livorno 2000. In totale, sono 89 i ragazzi che potranno vivere questo tipo di esperienza.
"Il porto non è fatto solo di numeri ma anche di persone – ha dichiarato Gargiulo – e non c’è investimento migliore di quello che fa leva sulle giovani generazioni: come Autorità Portuale abbiamo inteso promuovere un valido momento di confronto fra studenti e operatori impegnati in attività imprenditoriali e istituzionali nel campo portuale e marittimo. L’obiettivo è promuovere una nuova conoscenza del porto e siamo contenti della larga adesione a queste iniziative da parte delle istituzioni e degli operatori”. "La Regione Toscana - ha detto la Grieco - investe nella realizzazione di alleanze formative allo scopo di rendere sempre più coerenti i percorsi scolastici e formativi rispetto le esigenze del territorio. Un plauso quindi a questa iniziativa che ha anche un forte valore orientativo per i ragazzi, che spesso scelgono i loro percorsi di studio -anche post diploma- senza avere un’idea precisa di quelle che possono essere le possibilità offerte dal territorio in termini di professionalità e competenze".

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