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Porto, scatta lo sciopero alla Fratelli Bartoli

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Una nuova tempesta si scatena in porto rispetto alla disdetta unilaterale di un integrativo, dopo LTM, dove la trattativa si è riaperta e prosegue positivamente, stavolta i problemi sono alla "Fratelli Bartoli".
"Da tempo, ai tavoli di trattativa, dirigenza e proprietà della Fratelli Bartoli avevano annunciato l'intenzione di rivedere al ribasso le retribuzioni dei lavoratori, nonostante l'accordo di secondo livello sia ancora regolarmente in vigore. L'accordo integrativo è scaduto e da tempo è aperta la trattativa per il rinnovo – illustra Simone Angella, responsabile delle attività portuali della FilT CGIL di Livorno – ma il vigente accordo è ancora valido, in quanto contiene una clausola che ne prevede l'attuazione fino alla conclusione delle trattative. L'azienda lamenta perdita di fatturato e ci chiede sacrifici: la crisi però non ha riscontro nei volumi e nei fatti, tanto che la Fratelli Bartoli è costretta a esternalizzare il lavoro".
Ancora una volta, il positivo trend del porto, decantato dall'Autorità Portuale, viene smentito dalle aziende stesse e ai lavoratori non resta che mobilitarsi contro decisioni unilaterali, ritenute inaccettabili. "Senza proporci nessuna politica di rilancio – prosegue Angella – l'azienda ha alleggerito gli stipendi, in modo unilaterale e senza alcun preavviso, non lasciandoci altra strada e costrigendoci a proclamare sciopero".

Il 21 febbraio sarà, dunque, sciopero con presidio davanti ai cancelli dell'azienda e la Filt Cgil annuncia che chiederà la solidarietà di tutti i lavoratori del porto. "Non è più possibile sottovalutare tali episodi – conclude la Filt – perciò inizieremo con lo stato di agitazione e, se l'azienda non restituirà ai lavoratori quanto dovuto, il 21 febbraio incroceremo le braccia, chiedendo ai lavoratori del porto provenienti anche da altre aziende sostegno e partecipazione al presidio".

 

 

 

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Port Authority premiata da Sport Insieme Livorno

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Un riconoscimento per aver contribuito ad abbattere alcune delle numerose barriere architettoniche che si trovano in porto e per aver reso il mare accessibile anche da parte di chi è disabile. L’attestato lo ha consegnato al commissario Gallanti il presidente della Società Sport Insieme Livorno (SIL), Claudio Rigolo. “L’Autorità Portuale è entrata a far parte delle Aziende amiche della SIL perché ha sempre sostenuto e accolto con entusiasmo tutti i progetti sociali dell’associazione”, ha detto Rigolo ricordando il varo di Primo Pensiero, la barca per disabili inaugurata nel 2015 per la quale l’Autorità Portuale aveva concesso sei metri lineari di banchina in prossimità di largo Tito-Neri, installando a parete della stessa un pontile galleggiante. Per il numero uno di Sport Insieme Livorno si tratta solo di un primo importante gradino per rendere il mare veramente accessibile a tutti: “Contiamo molto sul sostegno della futura Autorità di Sistema per realizzare anche in altri porti progetti simili a quelli sviluppati qui a Livorno – ha aggiunto - penso a Capraia, Porto Ferraio o a Rio Marina: sogniamo l’accesso libero in mare senza barriere su tutto l’arcipelago Toscano”. “L’ho sempre sostenuto – ha dichiarato Gallanti ringraziando il presidente di SIL per il riconoscimento - oltre a gestire le aree demaniali, l’Autorità Portuale ha anche il compito di svolgere una funzione sociale, di aprirsi alla città in modo sempre maggiore e questo è stato un impegno che ho voluto assumermi fin dall’inizio del mio mandato”.

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da Sport Insieme Livorno
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Trattativa serrata per salvare la Grandi Molini

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Venerdì 17 febbraio nella sede della Regione Toscana in piazza del Duomo a Firenze, si è tenuto l'incontro tra azienda, sigle sindacali, Regione, Comune e Autorità portuale per discutere della vertenza Grandi Molini.

Le istituzioni hanno chiesto il ritiro della mobilità e il ricorso alla cassa integrazione straordinaria, che potrebbe concorrere anche a rafforzare l'azienda nell'ambito della procedura di concordato preventivo in continuità attualmente in corso.
Sul punto l'azienda si è riservata di sottoporre la proposta al board nazionale e di fornire una risposta sul tavolo già convocato per lunedì 27.

L'attenzione si è poi spostata sulla questione del rifacimento della banchina. Secondo quanto previsto da un accordo transattivo siglato nel 2014, l'Autorità portuale livornese avrebbe dovuto completare i lavori entro ottobre 2017, ma al momento non esiste ancora un progetto.
Il segretario Massimo Provinciali ha assicurato che, a fronte della presentazione di un piano di rilancio dello stabilimento, l'Autorità è disposta a dare il via alla progettazione della nuova banchina, per cui sono già stati stanziati 5 milioni di euro.
“Al di là delle rassicurazioni – commenta l'assessore comunale alle Attività produttive, Francesca Martini – quello che è emerso dall'incontro di oggi è che il porto di Livorno non si è dimostrato sufficientemente competitivo, rispetto alle altre realtà che ospitano gli impianti della Grandi Molini. La scelta dell'azienda di licenziare a Livorno e non a Venezia è dipesa proprio dal fatto che la banchina promessa a suo tempo dall'Autorità di Venezia e già pronta. Livorno deve recuperare credibilità e affidabilità per questo Credo sia molto positivo che tutte le istituzioni si siano presentate compatte sul tavolo di trattativa. La posta in gioco sono 30 posti di lavoro che la città non deve perdere”.

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Camera di Commercio: “Lenta ripresa”

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di Jessica Bueno

"La crescita c'è, ma non è ancora abbastanza". Questa frase riassume al meglio la situazione registrata nel 2016 durante uno studio sulla dinamica provinciale delle imprese condotto dal Centro Studi e Ricerche della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno.
Infatti, sia Livorno che Grosseto, hanno registrato una aumento rispettivamente dello 0,6% e dello 0,9%. Un risultato positivo che permette alle due città di collocarsi ai primi due posti tra le province della Toscana. I dati rimangono, allo stesso tempo, al di sotto dell'1%.
"Guardando i dati, un piccolo passo avanti possiamo dire di averlo fatto - sostiene Riccardo Breda (nella foto in pagina di Simone Lanari), presidente della Camera di Commercio - Abbiamo ottenuto il primato regionale. Però, nonostante questo, non riusciamo a uscire dalla crisi, la ripresa è lentissima e se manteniamo questi ritmi non basteranno 15 anni per tornare ai livelli del 2010".
A fine 2016 le sedi d'impresa registrate alla Camera di Commercio risultavano essere 62.069, delle quali 32.983 collocate a Livorno, caratterizzando una crescita meno evidente rispetto al 2015 ma sicuramente migliore del biennio 2013-2014, periodo in cui il settore imprenditoriale non ha registrato significative variazioni, mantenendo una situazione di neutralità a livello regionale e nazionale. Andando ad approfondire e analizzare la natura giuridica delle imprese registrate, si notano 18.590 imprese individuali (56% del totale), 6.646 società di persone (20%), 6.061 società di capitale (21%) e 786 tra società cooperative, consorzi, società consortili (per azioni o a responsabilità limitata). Secondo le stime, nel corso dell'anno si è assistito ad una diminuzione delle società di persone (-0.9%) contro un avanzamento consistente delle società di capitale (+2.8%), proseguendo un percorso di progressiva capitalizzazione del sistema imprenditoriale.
Le imprese del settore terziario hanno contribuito in maniera rilevante alla crescita delle imprese, in particolar modo quelle operanti nel settore del commercio (+0.2%) e dell'alloggio e ristorazione (+1.3%). Se da un lato si assiste a questo trend in aumento, dall'altro è da segnalare una diminuzione delle imprese agricole (-0.9%), attività manifatturiere (-0.6%), costruzioni (-0.5%), logistica (-1.3%) e attività immobiliari (-1.7%). Il settore dei Servizi mantiene una buona tenuta.
Per quanto riguarda il numero di sedi d'impresa attive in provincia di Livorno, la cifra ammonta a 28.275, lo 0.1% in meno: in sostanza, aumentano quelle registrate ma non le attive. I dati: nel 2016 si sono scritte 3.778 nuove imprese (diminuite del 7.1% su base tendenziale) e cancellate 3.425 (livello più basso dal 2010). Il saldo è positivo per 353 unità, anche se inferiore al 2015.
Reddito e consumi registrano dei buoni risultati: il reddito pro capite aumenta del 2.5%, più del complessivo (2.1%) a causa del calo demografico. Negativa la propensione al consumo (-0.8%), causato da un sentimento diffuso di incertezza generalizzata ed aumento della disoccupazione.
"Oltre ai numeri in quanto tali - dice il dirigente Mauro Schiano - conta la dimensione umana. La crisi a cui stiamo assistendo non è solo economica, ma sociale. Ci sono riverberi sulle persone, tradotti in sensazioni di fragilità diffusa. C'è bisogno di collaborare e cercare di dare un respiro più ampio, oltre che alimentare la speranza. Le persone che potrebbero spendere non lo fanno perché hanno paura del domani, si crea una sorta di gabbia psicologica. Chi fa impresa è più consapevole dei rischi e la fa con idee più strutturate rispetto a prima".
Per il 2017 si prevede un ulteriore incremento della ricchezza sui territori con percentuali leggermente superiori al 2016 (0.7% per quanto riguarda Livorno). Per quanto riguarda la produttività del lavoro, le previsioni per il 2017 sono più favorevoli, seppur modeste. Critica la situazione sul fronte della disoccupazione, dove si stima un probabile -2.8%. Reddito e consumi delle famiglie registreranno, probabilmente, una crescita positiva, anche se inferiore a quella ipotizzata per il 2016 (19.264 euro per Livorno).
"Bisogna passare dalle parole ai fatti - conclude Breda - Livorno, per tornare a produrre ed avere maggiori opportunità ha bisogno di investimenti. Il rilancio del porto potrebbe aiutare la crescita industriale".

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Grandi Molini, fumata nera

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Nel corso della riunione che si è tenuta lunedì mattina, 27 febbraio, in Regione alla presenza del Consigliere per il lavoro del Governatore Gianfranco Simoncini, dell'assessore comunale alle Attività produttive, Francesca Martini, del Segretario generale dell'Autorità portuale, Massimo Provinciali, e delle rappresentanze sindacali, i vertici dell'azienda hanno ribadito la loro intenzione di proseguire con il piano dei licenziamenti e di non ricorrere agli ammortizzatori sociali.
Una chiusura totale da parte dell'azienda, nonostante il tentativo di mediazione compiuto dalle istituzioni, che hanno chiesto all'Autorità portuale di Livorno di attivare immediatamente le procedure per la progettazione dei lavori di ristrutturazione della banchina utilizzata da Grandi Molini.

[caption id="attachment_66035" align="alignleft" width="300"]FRANCESCA MARTINI (Personale, Lavoro, Formazione e innovazione) FRANCESCA MARTINI (Assessore al Personale, Lavoro, Formazione e innovazione)[/caption]

“Siamo di fronte a una presa di posizione grave e irragionevole – commenta l'assessore comunale Francesca Martini -. Qui c'è un'azienda, che occupa una posizione strategica sul canale e ha un uso esclusivo della banchina, che decide unilateralmente di chiudere lo stabilimento di Livorno senza tenere conto delle ripercussioni sula vita di 30 lavoratori e delle loro famiglie. Grandi Molini non ha nemmeno preso in considerazione l'ipotesi di ricorrere alla cassa integrazione speciale prevista per le aree di crisi perché, con la nuova disciplina introdotta dal Jobs act, potrebbe diventare più conveniente assumere nuovo personale nel momento stesso in cui lo stabilimento riprenderà l'attività, piuttosto che tutelare gli attuali dipendenti. Siamo di fronte a un'assurdità normativa”.
Istituzioni e sindacati hanno rinnovato l'appello a Grandi Molini a fare un passo indietro su questa scelta, attivare gli ammortizzatori sociali e ritirare la procedura di mobilità.

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Dalla Regione soldi a quattro imprese livornesi

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FRANCESCA MARTINI (Personale, Lavoro, Formazione e innovazione)
FRANCESCA MARTINI (Personale, Lavoro, Formazione e innovazione)La Corte dei Conti ha registrato l'Accordo di programma siglato a Roma il 20 ottobre scorso per il Progetto di riconversione e riqualificazione industriale di Livorno. Questo significa che le imprese interessate ad investire sul territorio di Livorno, Collesalvetti e Rosignano avranno la possibilità di fare domanda per accedere ai 10 milioni di euro di finanziamento messi a disposizione dal ministero dello Sviluppo economico e gestiti da Invitalia. Il bando si aprirà lunedì 6 marzo e terminerà il 7 aprile prossimo.
La seconda novità riguarda i Protocolli di insediamento, altra misura contenuta nell'Accordo di programma. La Regione ha pubblicato la graduatoria assegnando 3,5 milioni di euro a 7 aziende partecipanti di cui 4 con sede a Livorno e ha deciso di riaprire immediatamente i termini del bando che scadrà il 30 giugno prossimo. Questo per dare la possibilità a numerose altre imprese di farsi avanti.
I nomi delle aziende -Si tratta della Sime, della Marina Cala dei Medici insieme alla Caen Rfid e alla Net7, e della Hunkeler.it (ammessa con riserva) di Rosignano Marittimo. Le aziende aggiudicatarie con sede a Livorno sono la Lu.mar. Impianti, la 3DNexTech, la Softec e la Turf Europe. Le sette aziende hanno presentato programmi che prevedono investimenti complessivi per 6,2 milioni di euro. Avevano richiesto contributi per 3,497 milioni di euro, che sono stati interamente concessi.
"Restano quindi a disposizione delle imprese – spiega il presidente della Regione, Enrico Rossi – finanziamenti per 6,5 milioni di euro sui Protocolli di insediamento. La Regione ha deciso di riaprire immediatamente il bando, che scadrà il 30 giugno prossimo. Le imprese, a partire da quelle escluse in prima battuta, potranno ripresentare le loro proposte".
“Finalmente una buona notizia per il nostro territorio – commenta l'assessore alle Attività produttive del Comune, Francesca Martini (in foto) – Erano mesi che aspettavamo che si concretizzassero le promesse fatte in questi anni. A questo punto diventa fondamentale il ruolo dell'informazione: dobbiamo riuscire a raggiungere le tante imprese del territorio e non, che hanno progetti nel cassetto e che potranno finalmente candidarli sia sui bandi regionali che nazionali. Una boccata d’ossigeno indispensabile che permetterà a Livorno di tornare ad essere davvero attrattiva per le imprese, in particolare quelle fortemente innovative”.

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Porto, uno studio sugli spazi riservati ai terminal

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Prendete una mappa dettagliata del porto di Livorno e usate le ultime tecnologie disponibili nel campo della informazione geografica. Incrociate poi il tutto con i dati forniti direttamente dagli operatori portuali sui flussi di movimentazione della merce e avrete raggiunto l’obiettivo cui sono approdati il laboratorio di Cartografia del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze e l’Autorità Portuale: un modello di valutazione dell’efficienza spaziale dello scalo labronico che consenta di stabilire il rapporto esatto tra le superfici impegnate e l’intensità dei traffici. Che cosa questo significhi per la realtà di tutti i giorni lo ha spiegato il dirigente Claudio Vanni, che ha presentato il progetto alla comunità portuale assieme a due architetti dell’Università di Firenze, Fabio Lucchesi e Francesca Canessa: “Grazie al lavoro dell’università fiorentina e alle informazioni forniteci volontariamente dagli operatori portuali - ha sottolineato - siamo oggi in grado di capire se gli spazi di un terminal portuale siano usati in modo efficiente o meno”.
Le implicazioni di questa indagine sono molteplici: l’Ufficio Demanio dell’Apl, per esempio, avrebbe in mano tutte le informazioni utili per valutare se gli spazi assegnati in concessione ad un terminalista siano stati sfruttati adeguatamente rispetto ai proponimenti del piano industriale. E chi dovrà preoccuparsi di redigere il nuovo Piano Regolatore di Sistema Portuale dell’Adsp dell’Alto Tirreno, potrà valutare sulla base di questi dati se non sia il caso di apportare delle variazioni all’attuale organizzazione degli spazi in porto. “I risultati conseguiti – ha affermato Francesca Canessa - si offrono come un potenziale strumento per la strutturazione di un modello informativo spaziale funzionale alla gestione degli spazi portuali e alla valutazione della loro efficienza”.
“Prima di ampliare il porto verso il mare è fondamentale usare bene gli spazi che già ci sono – è stata la chiosa dell’assessore comunale all’urbanistica, Alessandro Aurigi, che ha partecipato questa mattina alla presentazione del progetto -; la ricerca promossa dall’Università di Firenze e dall’Apl va nella giusta direzione: tutto quanto rientri nell’ottica di un efficientamento del porto, anche nella sua configurazione attuale, non può che andare a beneficio della città di Livorno”.

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Ottimo bilancio 2016 per la BCC di Castagneto


Portuali spagnoli nei porti di Livorno e Piombino

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Per una settimana intera, a partire dal 6 marzo, i porti di Livorno e Piombino parleranno spagnolo. Arriveranno infatti da Valencia e Sagunto otto lavoratori portuali e verranno a conoscere la realtà operativa dei due scali della Toscana. Si tratta di una piccola esperienza di tipo Erasmus che è stata resa possibile grazie al progetto Vet-Port, di cui è capofila l’Autorità di Sistema Portuale dell’Alto Tirreno e a cui hanno aderito oltre all’Italia altri tre paesi: Spagna, Olanda e Irlanda. Il progetto di formazione è stato finanziato dall’Agenzia Nazionale Isfol (Istituto di Sviluppo della Formazione professionale dei lavoratori) ed è stato strutturato assieme al PLIS di Livorno (Provincia di Livorno Sviluppo); al Consorzio di Formazione Logistica Intermodale di Venezia; allo Stitching Group of Rotterdam; alla Fondazione Valencia Port e al Cork Institute of Technlogy. A partire dallo scorso novembre sono partiti alla volta di Rotterdam, Valencia e Cork (Irlanda) ben 30 lavoratori portuali livornesi e piombinesi, 50 se contiamo anche quelli provenienti da Venezia, altro porto aderente al progetto. Una volta terminato questo primo scambio di esperienze, verrà stilato assieme agli altri partner un policy paper da portare all’attenzione della Commissione Europea per la validazione degli standard minimi di competenze da mutuare dai porti europei.
“Vet-Port  - ha detto il segretario generale dell’APL, Massimo Provinciali – è nata due anni fa con l’obiettivo di permettere ai nostri lavoratori portuali e a quelli dei paesi aderenti di acquisire un bagaglio di competenze standard riconoscibili a livello europeo. La partecipazione al progetto dei colleghi di Piombino, di imprese piombinesi, nonché di TDT, Cilp, LTM, Sintermar e Lorenzini, che ringrazio, è il segnale concreto che la comunità portuale allargata è già un dato di fatto, anche se qualcuno si ostina a non accorgersene”.

 

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Autorità Portuale, primo giorno per Corsini

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Il decreto di nomina che ne ufficializza l’insediamento a Palazzo Rosciano è ancora alla firma, ma quello del 6 marzo è stato a tutti gli effetti il suo primo giorno di lavoro. Stefano Corsini, presidente designato dell’Autorità Portuale dell’Alto Tirreno, entra nel quartier generale dell’ormai ex Port Authority livornese con l’autorevolezza e la consapevolezza di chi sa che questa volta toccherà a lui prendere in mano il destino dei porti di Livorno e Piombino, parte integrante di un unico sistema messo a punto dal Ministero delle Infrastrutture. Affiancato dal suo predecessore, Giuliano Gallanti, e dal segretario generale Massimo Provinciali, Corsini ha subito fatto capire ai dipendenti di avere le idee chiare: “Sono qui per costruire e traguardare nuovi obiettivi – ha detto - C’è molto da lavorare, dovremo impegnarci per creare una squadra forte e coesa che metta a frutto le sinergie che hanno saputo sviluppare in questi mesi le Autorità Portuali di Livorno e Piombino”. 58 anni compiuti a luglio, una laurea in ingegneria idraulica, Corsini ha alle spalle una lunga esperienza nell’ambito dei servizi tecnico nazionali. Con una competenza maturata sia come progettista di opere marittime nel privato sia nel campo del monitoraggio meteomarino e della difesa delle coste, Corsini è stato per molti anni dirigente dell’ISPRA (Istituto Superiore per la protezione e per la ricerca ambientale). L’ultimo incarico ricoperto prima di approdare a Livorno, quello di dirigente del Cipe, il braccio interministeriale di Palazzo Chigi che approva le principali iniziative di investimento pubblico in infrastrutture del Paese. Presa l’aspettativa dal precedente lavoro Corsini può oggi pensare al futuro dell’Autorità di Sistema.

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“Dobbiamo agire prima che passi l’alta marea”

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La riforma della 84/94 è per Corsini un po’ come l’onda lunga del mare che viene avanti verso il porto e che permette alle navi di prendere il largo. Non diversamente da un capitano della marineria velica britannica di fine 700, il presidente designato dell’Autorità di Sistema dell’Alto Tirreno sa che la stagione delle basse maree è ormai alle spalle. Sa che è questo il momento più propizio per salpare le ancore e far vela. Lo aveva detto ieri pomeriggio ai dipendenti dell’ex Port Authority labronica, lo ha ripetuto stamani durante il saluto alla Comunità Portuale: “Non c’è un momento da perdere, dobbiamo agire prima che il colmo di marea passi”. Serafico, tranquillo, consapevole delle sfide che lo attendono, ma per nulla spaventato dalla nuova avventura, Corsini ha ben chiara qual è la mission: “Il tempo non passa senza effetti – ha detto – e quello che non si fa oggi potrebbe non essere più possibile realizzarlo domani. Una delle sfide che dobbiamo porci insieme assieme a Piombino sarà cercare di decidere, e una volta che si è deciso passare alla realizzazione senza tergiversare”.
L’obiettivo, quello immediato, è dare al vascello livornese l’abbrivo perché acquisisca la giusta velocità. Ma prima occorrerà mettere mano alla macchina organizzativa, perché il natante che l’ingegnere romano si troverà a dover governare sarà molto più pesante di quanto non lo sia stato in passato, l’equipaggio molto più numeroso, con marinai provenienti da Piombino, Livorno, ma anche dall’Isola d’Elba e da Capraia. “Il Sistema portuale si sta configurando come un unicum – ha aggiunto Corsini – dovremo impegnarci perché la vocazione territoriale cittadina di un porto come Livorno sia in grado di rispondere a un interesse che traguarda ora una collettività molto più ampia, che arriva a comprendere l’intero Paese”.
Davanti a sé il quasi presidente dell’Adsp dell’Alto Tirreno ha trovato una comunità disposta ad ascoltarlo e a fargli credito per tutto il tempo che sarà necessario. Negli interventi che si sono susseguiti, i rappresentanti del Comitato Portuale e quelli della Commissione Consultiva (organi che rimangono in piedi finche non si insedierà il nuovo Comitato di gestione), hanno tuti ringraziato il presidente uscente per il lavoro svolto, a cominciare dal sindaco di Livorno, Filippo Nogarin: “Auguro a Gallanti di continuare a sognare. Anche se ci siamo più volte trovati su posizioni differenti, rispetto molto l’avvocato dei moli per la grande capacita che ha dimostrato di avere in questi anni, sento di volerlo riconoscere. Un benvenuto al collega Corsini, con la speranza che questo nuovo corso ci porti a raggiungere insieme nuovi importanti traguardi”.
Anche il sindaco di Collesalvetti, Lorenzo Bacci ha voluto ringraziare Gallanti che ha saputo dare “al territorio livornese una dimensione europea” (“Con lui il porto ha fatto registrare una importante evoluzione culturale”, ha detto). Bacci ha inoltre invitato Corsini a visitare l’Interporto Vespucci, che “ha assunto in questi anni un ruolo strategico di primaria importanza”.

I saluti delle parti sociali sono stati aperti da Piero Neri, che sino ad oggi ha rappresentato Confitarma nel Parlamentino di Palazzo Rosciano: ”Caro Corsini – è stata la sua chiosa – il presidente Gallanti ha tanti meriti, il principale è stato quello di averci dato un nuovo Piano Regolatore Portuale. L’avvocato le ha regalato una cornice molto ambiziosa e mi auguro che dentro questa cornice lei sappia usare i pennelli e i colori giusti per darci qualcosa di valore”.

Dello stesso tenore gli interventi di Laura Miele (ex presidente dell’Associazione degli agenti marittimi), Gloria Dari (numero uno di Spedimar), Umberto Paoletti (Confindustria); Enzo Raugei (rappresentante in Comitato degli operatori portuali ex art.18 e 16) e delle sigle sindacali.

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“Why Livorno”, la porta della Toscana per gli Usa. Andrea Bocelli parteciperà al progetto con un video

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Presentato giovedì 9 marzo nei locali della sala stampa della Giunta Regionale Toscana il progetto “Why Livorno”, una azione di marketing territoriale che sarà al centro della missione di quest’anno di Porto di Livorno 2000, in partenza per la Fiera Mondiale delle Crociere in agenda dal 14 al 17 marzo a Fort Lauderdale in Florida.

Lo scalo livornese si presenta, come ogni anno, negli Usa, come porta di ingresso verso una tra le regioni italiane più famose al mondo, la Toscana, e lancia un progetto speciale dedicato ai territori della provincia di Livorno ed alle eccellenze di questa parte della Regione meno conosciuta ma pronta ad essere meta di escursioni ed itinerari per i turisti delle grandi navi da crociera che scalano Livorno: “Why Livorno” è stato accolto dal tenore Andrea Bocelli che gli ha dedicato una speciale video-presentazione che anticiperà i due spot pubblicitari di “Livorno” e “Bolgheri” che verranno presentati il 14 marzo prossimo in occasione di un evento che il Porto di Livorno ha organizzato presso il Padiglione Italia coordinato da Assoporti.

L’operazione di marketing è stata presentata in conferenza stampa dall’assessore regionale al turismo, Stefano Ciuoffo insieme al Direttore di Toscana Promozione  Turistica, Alberto Peruzzini, dal Presidente Porto di Livorno 2000 e Segretario Generale dell’Autorità Portuale di Livorno, Massimo Provinciali. Presenti anche i rappresentanti di Great Italy Tour della Bocelli Farm House, Luca Casini e Maurizio Lucci.

E’ dunque Livorno l’ambasciatore della Toscana che si raggiunge via mare attraverso il suo porto. Il progetto “Why Livorno” è stato anticipato a settembre scorso in  occasione del Sea Trade Med che si è svolto a Tenerife attraverso un teaser, la campagna pubblicitaria preliminare che presenta l’Altra Toscana con 4 chapter: Livorno, Bolgheri, Costa degli Etruschi e Isola d’Elba. A Fort Lauderdale verranno proiettati appunto i primi due chapter di Livorno e Bolgheri, sapientemente girati e prodotti dal videografo Simone Campanella di VideoBliz.

“Si tratta di uno nuovo progetto di marketing che Porto di Livorno 2000 presenta al  pubblico delle Compagnie che mira a consolidare il ruolo del nostro scalo come porto di destinazione e come porta di accesso alla Toscana – ha commentato il Presidente  di Porto di Livorno 2000, Massimo Provinciali. “La tappa del Seatrade Cruise Global per noi è sempre un appuntamento dove cerchiamo di dare il massimo. Il coinvolgimento del Maestro Bocelli testimonia questo grande impegno anche per il territorio”.
Andiamo in Usa – ha detto Ciuoffo - a dire che siamo altro rispetto al tanto che già tutti conoscono. Siamo una terra da scoprire: borghi, città d’arte, piccole comunità, persone che possono trasmettere e raccontare tanto. Per fare questo occorre progettare percorsi economici e tradurli in prodotti turistici. Occorre un lavoro costante nel tempo, mirato a target e mercati specifici e che richiede professionalità e competenza”. L’adesione del Maestro Bocelli al progetto lo arricchisce e lo nobilita. “La sua partecipazione crea un appeal maggiore, sappiamo quanto sia alta la sua notorietà negli Usa e nel mondo. Tutto questo può produrre risultati inaspettati”.
Secondo Ciuoffo il potenziale della Toscana legato al crocierismo è molto elevato. “La  fetta di mercato che in questo specifico settore abbiamo saputo conquistare è irrilevante rispetto a quella che potenzialmente ci spetterebbe. Livorno in particolare ha ampi margini di miglioramento. Il Mediterraneo è una delle mete più richieste da questo tipo di turismo, quasi il 40% del movimento riguarda questo bacino: per la sua specificità, per i luoghi che vi si concentrano, per la storia della comunità mondiale a portata di mano. In questo mercato – ha concluso - la Toscana deve starci e l’impegno condiviso per questo progetto può portare a toccare quel milione di passeggeri che è l’obiettivo che ci siamo dati”.

Anche Alberto Peruzzini di Toscana Promozione Turistica ha sottolineato il  consolidamento della relazione con il Porto di Livorno e l’importanza del segmento  crociere per il turismo in Toscana, ricordando che l’Agenzia Toscana Promozione sostiene e partecipa attivamente al Sea Trade Cruise Global. Luca Casini, in rappresentanza del Maestro Bocelli, ha evidenziato come il Maestro sia legato alla sua terra e la partecipazione al progetto “Why Livorno” va a confermare il suo impegno per la Toscana.

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Andrea Bocelli parteciperà al progetto con un video
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Porto. Calata Bengasi: lavori conclusi

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Si sono finalmente conclusi i lavori di ripristino della funzionalità della calata Bengasi, che si trova nel cuore del polo dei rotabili, nella Darsena numero 1 del porto commerciale. L’opera è stata portata a termine dalla società Somit di Chioggia, che ha demolito il relitto sommerso del vecchio muro di contenimento della banchina, dragando i fondali prospicienti e portandoli a -10,5 metri.
La Bengasi ha una storia lunga e travagliata: sono anni che l’amministrazione prova a demolire l’antico zoccolo di cemento armato che limita la profondità dell’accosto. Ora è stata finalmente messa la parola fine ad una situazione che sembrava non dovesse avere mai un epilogo.

 

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Dissequestrato il bacino galleggiante

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È stato dissequestrato il bacino galleggiante Mediterraneo. La magistratura ha tolto i sigilli al bene a distanza di un anno e mezzo dal tragico incidente occorso alla nave oceanografica Urania, che costò la vita ad un operaio di 38 anni. Il provvedimento è stato notificato il 6 marzo scorso dal PM Antonella Tenerani e trasmesso ad Azimut Benetti cinque giorni dopo. “Siamo contenti – afferma il segretario generale dell’APL, Massimo Provinciali – in questi 18 mesi non siamo mai rimasti fermi. Nei prossimi giorni dovrebbero maturare le condizioni per la rimozione del relitto della nave Urania, e potremo così cominciare a verificare i danni e a gestire le ricadute sui tempi di gara”. La gara in questione è quella relativa all'affidamento della gestione del comparto dei bacini. La gara, bandita il 27 marzo del 2015, è sospesa dal giorno dell’incidente, verificatosi il 25 agosto dello stesso anno. Da allora non è passato un solo giorno senza che non sia stato fatto qualcosa per consentire ai periti di svolgere le proprie indagini. Il 15 settembre 2016 il bacino Mediterraneo è stato rimesso in galleggiamento e il 23 settembre 2016 il P.M. ha autorizzato l’apertura dei c.d. “passi d’uomo” per lo svuotamento delle casse di zavorra liquida ancora piene, al fine di portare la platea del bacino al livello della banchina, operazione anche questa già effettuata. Dopo l’effettuazione delle operazioni di pulizia e smaltimento rifiuti è finalmente arrivato il dissequestro.

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La firma è arrivata, inizia l’era Corsini

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Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti l’ha ufficializzato poche ore fa. Stefano Corsini è a tutti gli effetti il primo presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Alto Tirreno, che comprende i porti di Livorno e Piombino, quelli elbani (Porto Ferraio, Rio Marina e Cavo) e Capraia. È stato infatti firmato il decreto di nomina che permette all’ingegnere romano di insediarsi ufficialmente a Palazzo Rosciano. Finita l’era del commissariamento, si apre così quella dell’Autorità di sistema portuale, con il nuovo presidente affiancato non più dal Comitato portuale ma dal Comitato di gestione in cui siederanno, oltre al comandante della Capitaneria di Porto, i rappresentanti indicati dal presidente della Regione Toscana, dal sindaco del Comune di Livorno e da quello di Piombino.
Completeranno la governance della nuova Adsp il Collegio dei Revisori dei Conti e l’Organismo di partenariato della Risorsa Mare, che riunirà i rappresentanti delle associazioni di categoria che sino a poco tempo fa sedevano nel Comitato Portuale. “Ringrazio il ministro Delrio e il governatore Rossi per la fiducia accordatami – ha dichiarato Corsini - come ho avuto modo di dire nei giorni scorsi, c’è tanto su cui lavorare: dobbiamo costruire la nuova Autorità di Sistema e delineare una vision in grado di coniugare i punti di forza dei due principali scali portuali dell’Adsp. La prima cosa che farò sarà quella di chiedere alle Istituzioni e alle associazioni nazionali di categoria le designazioni per la costituzione del Comitato di Gestione e dell’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare”.

Ingegnere idraulico marittimo, Corsini ha maturato competenze sia come progettista di opere marittime nel privato, sia nel campo del monitoraggio meteomarino e della difesa delle coste nell’ambito dei Servizi tecnici nazionali e dell’ISPRA (Istituto Superiore per la protezione e per la ricerca ambientale), di cui è stato per molti anni dirigente.  L’ultimo incarico ricoperto prima di approdare a Livorno, quello di dirigente del Cipe, il braccio interministeriale di Palazzo Chigi che approva le principali iniziative di investimento pubblico in infrastrutture del Paese.

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Comitato di Gestione: inviate lettere agli enti

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Lettere spedite. Come aveva promesso, la prima cosa che ha fatto Stefano Corsini nel suo primo giorno ufficiale a Palazzo Rosciano da presidente dell’Autorità di Sistema del Tirreno Settentrionale è stata quella di scrivere al governatore della Regione Toscana e ai sindaci di Livorno e Piombino, per intraprendere il percorso che entro breve dovrà portare alla nascita del Comitato di Gestione. Non è un mistero infatti che per entrare nel vivo della gestione del nuovo Ente, che ora comprende i porti di Piombino, Livorno, Capraia e quelli elbani, occorra aspettare che sia pienamente operativo il nuovo board di vertice. La palla passa ora alle Istituzioni. Per Corsini si tratta di un passaggio sostanziale: “Dobbiamo remare tutti assieme per dotarci in tempi ragionevolmente brevi di un sistema portuale realmente integrato, che sia in grado di valorizzare le competenze territoriali”, ha detto. Il prossimo passo di Corsini sarà quello di chiedere alle categorie economiche-sociali, fino ad oggi presenti nei vecchi Comitati Portuali, di designare ciascuna il proprio rappresentante che andrà a sedere nell’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare.

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Pardini (Cisl): “Prospettive per 6000 nuovi posti di lavoro”

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Nella splendida location dell'Hotel Palazzo si è svolto il XVIII congresso Ust Cisl di Livorno. Di fronte ad una vasta platea i delegati hanno confermato la fiducia, per il terzo mandato consecutivo, a Giovanni Pardini, eletto Segretario Generale.
Molte le tematiche trattate nel corso dei lavori, sia in ambito nazionale che in quello più specificatamente territoriale. Il confermato Segretario Generale dell'Ust Cisl di Livorno, Giovanni Pardini, parla immediatamente dopo la sua proclamazione: “Sono soddisfatto per la conferma in una carica così importante, cercherò di onorare con tutto me stesso la fiducia ricevuta per il terzo mandato consecutivo, che rappresenta per certi versi un record. Riguardo alla situazione territoriale è il momento di svoltare, questa provincia ne ha tutte le opportunità: esiste la possibilità, in tempi relativamente recenti, di creare almeno 6000 nuovi posti di lavoro. Basta non tergiversare più e lavorare in questo senso, portando a compimento i tanti programmi sul tappeto. Il riferimento è ai progetti relativi al porto, alla Darsena Europa, alle questioni Bacini ed alla Porto Crociere, ai nuovi insediamenti produttivi previsti dagli accordi di programma, alla questione ospedale, che sia la costruzione di un nuovo insediamento o il ripristino di quello esistente, alla apertura del nuovo supermercato Esselunga, capace di portare 300 nuovi posti di lavoro. Prima di concludere permettetemi di ringraziare tutti i segretari di categoria, tutti gli attivisti e tutto lo staff che mi ha accompagnato in questo percorso e continuerà a farlo nei prossimi anni”.
Anche il Segretario Confederale della Cisl Toscana Riccardo Cerza commenta così l'elezione di Pardini “Un augurio di cuore di buon lavoro al nuovo, vecchio, segretario; nella sua relazione ha messo in evidenza tutte le criticità del territorio livornese e non solo. Sarà un piacere lavorare al suo fianco per risolvere i tanti problemi che angustiano questa realtà; si tratta di un percorso arduo ma altrettanto affascinante”.
Confermati anche Uliano Bardini e Donatella Parrini come membri della segreteria

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Nautica da diporto, una risorsa: lettera al neo Presidente dell’Autorità Portuale

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Apprezziamo la sollecitudine con la quale il nuovo Presidente Stefano Corsini sta mettendo mano alla riorganizzazione dell’ Autorità Portuale di Sistema del Tirreno settentrionale. Nel fare questo intende partire dalla nomina dei vari organismi come quello di ‘PARTENARIATO DELLA RISORSA A MARE’.

Il Consorzio Nautico di Livorno chiede quindi al nuovo Presidente Corsini che questa divenga l’occasione propizia per inserire finalmente, fra i componenti del sopra menzionato organismo, almeno qualche figura in rappresentanza della nautica da diporto attiva nell’area di interesse.

La grande presenza di imbarcazioni da diporto nel nostro territorio costituisce sicuramente un motivo di interesse e richiama la necessaria attenzione verso i problemi connessi al settore. Ma anche altrettanta urgenza assumono alcune criticità collegate agli aspetti sociali coinvolti nella questione della riorganizzazione del settore; oltre agli interessi economici che quest’ultimo si trova più o meno direttamente, a muovere tra città e provincia. La nautica da diporto attiva molti posti di lavoro: un’economia diretta e indotta, alla quale è necessario prestare il massimo supporto possibile al fine di consentirne una regolare crescita e sviluppo.
A Livorno, difatti, si conta l’ormeggio di circa 7mila imbarcazioni. Il tutto mentre a Piombino e sull’Isola d’Elba si stimano cifre non inferiori. Un numero così grande di realtà nautiche, a ciascuna delle quali si legano le sorti di intere famiglie, richiede quindi inevitabilmente una disponibilità altrettanto spiccata al dialogo e alla collaborazione da parte delle Istituzioni e dei soggetti competenti per materia presenti sul territorio. Il settore della nautica da diporto è un fiore all’occhiello per la nostra città, in grado di determinare occupazione e reddito: due potenzialità tutt’altro che trascurabili, specialmente se inquadrate oltretutto in un prolungato momento di particolare difficoltà per l’economia nazionale e internazionale.

Gran parte della cittadinanza livornese è così interessata dalla questione della riorganizzazione del panorama nautico locale.  Nonostante sia già di per sé notevole il volume d’interessi a esso intrecciati e collegati, ciò a cui occorre prestare l’attenzione più urgente sono i tanti posti di lavoro che, direttamente e indirettamente, da questo vengono generati.  Ci auguriamo che il nuovo Presidente Corsini sia sensibile a questi temi e alle loro relative problematiche, tenendo in grande considerazione una realtà sulla quale Livorno ripone importanti aspettative nell’ottica di una prossima ripresa economica. Auspichiamo quindi che a breve l’interesse del neo Presidente Corsini si concretizzi con l’adozione di atti specifici e finalizzati ad imprimere una decisa direzione in tal senso.

Piero Mantellassi

Presidente Consorzio Nautico di Livorno

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Primo faccia a faccia tra Breda e Corsini

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Una prima presa di contatto. Il presidente dell’Autorità di Sistema dell’Alto Tirreno, Stefano Corsini, ha incontrato questo pomeriggio a Palazzo Rosciano  il numero uno della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, Riccardo Breda.
“Ho voluto conoscere l’ingegnere Corsini e fargli gli auguri per l’importante sfida che ha davanti – ha detto Breda - i porti di Piombino e Livorno rappresentano una grande opportunità di crescita per il nostro territorio e daremo tutto il sostegno necessario affinché il presidente dell’Authority di Sistema del Tirreno Settentrionale operi al meglio”

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“Why Livorno”: ecco il primo spot targato Porto di Livorno 2000 per rilanciare la città

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Livorno rafforza la propria candidatura a porta di ingresso prioritaria verso la Toscana e le sue bellezze. È questo l'obiettivo del progetto di marketing territoriale “Why Livorno”, realizzato da Porto di Livorno 2000, e presentato al Sea Trade Cruise Global, la fiera mondiale delle crociere che quest'anno si è svolta a Fort Lauderdale, in Florida, dal 14 al 17 marzo 2017. Al progetto ha dato la propria adesione anche Andrea Bocelli che gli ha dedicato una speciale video-presentazione.
“Why Livorno” mostrerà i tesori del territorio attraverso quattro spot. Clicca qui per vedere il primo dei quattro VIDEO-SPOT. I video saranno incentrati non solo su Livorno ma anche su Bolgheri e le Strade del Vino, sulla Costa degli Etruschi e sull’Isola d’Elba, e racconteranno l'altra Toscana, quella dei borghi e dei piccoli centri meno conosciuti, quella che esce dagli itinerari del turismo di massa e proietta il visitatore in una dimensione spesso inaspettata, alla scoperta di angoli di una bellezza che mozza il fiato.

"Why Livorno"

directed by
SIMONE CAMPANELLA

many thanks to
Maestro ANDREA BOCELLI

thanks to
CONSULATE GENERAL OF ITALY IN MIAMI

ITALIAN TRADE COMMISSION

further thanks to
COMUNE DI LIVORNO - ASSESSORATO AL TURISMO E CULTURA

FONDAZIONE TEATRO GOLDONI

MUSEO GIOVANNI FATTORI

MERCATO DELLE VETTOVAGLIE

LA BARACCHINA ROSSA

RISTORANTE LA BODEGUITA

shooting and editing
SIMONE CAMPANELLA

assistant director | script supervisor
ALICE CATENI

main character | stylist
DALILA TOGNAZZI

aerial shots
LORENZO TAMPUCCI
DRONE ACTIVITY - CAMERA DRONES

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