

L’azione collettiva di Cna ha appunto come obbiettivo facilitare l’accesso alla giustizia delle piccole e medie aziende ed in particolare di quelle artigiane, che potrebbero non avere le competenze e/o le risorse per agire individualmente in un giudizio complesso per il risarcimento dei danni derivanti dalla violazione delle norme antitrust, e nella protezione da eventuali comportamenti ritorsivi da parte delle imprese responsabili dell’illecito anticoncorrenziale, che hanno una forza economica molto maggiore rispetto ai singoli autotrasportatori.
“L’azione è aperta a tutte le imprese – spiega Talini - e gli associati di CNA Fita possono partecipare senza anticipare alcun costo; inoltre in caso di soccombenza, nessun costo sarà da loro sostenuto. L’entità del risarcimento spettante a ciascun acquirente di autocarri non può essere allo stato esattamente quantificata, ma si stima che il sovraprezzo medio causato dai cartelli si aggiri intorno al 20% del prezzo del camion acquistato nel periodo di vigenza dell’accordo illecito. Nella liquidazione del danno si dovrà tener conto anche di interessi e rivalutazione monetaria a partire dal momento dell’acquisto. Molti mezzi superano abbondantemente ciascuno i 100-130mila euro, quindi si fa presto a fare due conti del danno subito. I tempi saranno i più rapidi possibile: l’azione collettiva del nostro studio legale è già pronta per partire”. Gli interessati possono contattare gli uffici Cna.
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