

Ma quali sono le zone del corpo maggiormente interessate dagli infortuni in porto? Il 18,4% riguardano la mano mentre il 15,9% il ginocchio e il 13,3% il piede. Seguono la zona lombare, la spalla, il braccio e la gamba. Guardando invece il tipo di lesione possiamo dire che quasi nel 54% dei casi (nel periodo 2010- 2015) si siano avute contusioni o traumi, il 21% siano state lussazioni o distorsioni, il 9% lesioni da sforzo, il 7% ferite e infine il 4% fratture. Per quanto riguarda l'analisi delle modalità è da rilevare come quasi nel 19% dei casi l'infortunio sia stato dovuto a una caduta, nel 18% un urto, il 16% da un piede in fallo. Quattro infortuni su dieci sono stati causati dall'uso di attrezzi, il 19% dall'utilizzo di mezzi di trasporto e il 13% dai mezzi di sollevamento. Per quanto riguarda i giorni di prognosi ben nel 24% dei casi l'assenza dal lavoro ha superato i 40 giorni mentre nel 48% dei casi la non presenza al lavoro è stata superiore ai 20 giorni.
Negli ultimi 5 anni si può dire che il fenomeno infortunistico nel porto di Livorno ha avuto un sostanziale miglioramento sia come frequenza (tra il 2006 e il 2010 l'indice segnava in media 160 infortuni su un milione di ore lavorate, mentre nel 2015 siamo passati a 89) e sia in termini di gravità (nel 2010 l'indice conteggiato per un milione di ore lavorate era di 5,8 mentre nel 2015 è sceso a 3,4). Da mettere in evidenza anche, negli ultimi 5 anni, il non verificarsi di incidenti mortali in porto dei dipendenti delle imprese portuali, invece così non è stato per due lavoratori, uno di ditta di autotrasporti e un marittimo. “Sono dati che nel complesso ci confortano, – ha commentato Provinciali – senza dimenticare però che ogni infortunio, piccolo o grande che sia, per ogni lavoratore è un dramma”. Non solo infortuni, il sindacalista della Filt Cgil Simone Angella chiede di porre attenzione anche alle malattie da lavoro e per questo propone di attivare una discussione sul carico di lavoro, ovvero per individuare il numero giusto di lavoratori necessari a svolgere una determinata operazione, in modo così da evitare incidenti. È importante poi, sempre secondo il sindacalista, che ci sia “la certezza della celerità dei soccorsi”. Mentre per la Fit Cisl è indispensabile che sia fatta prevenzione e per farla occorre che venga attuato il protocollo sulla sicurezza firmato a dicembre 2015.
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Il 18% alla mano appeared first on QuiLivorno.it.