

Il quadro contabile che emerge dal bilancio consuntivo presentato quest’oggi in Comitato Portuale dal dirigente amministrativo Simone Gagliani, offre una visione completa delle priorità politiche dell’Autorità Portuale: «L’amministrazione ha speso di più rispetto all’anno passato in infrastrutture e dragaggi – ha commentato il presidente Gallanti -, il bilancio è il frutto di un attento lavoro di squadra che non ha trascurato nessuna voce: oggi continuiamo a investire sul territorio, non esitando a utilizzare, quando necessario, la parte disponibile dell’avanzo di amministrazione pur migliorare l’infrastrutturazione del porto ed i suoi fondali, così da creare nuove opportunità di lavoro».
L’analisi dei dati dell’anno passato mette in evidenza importanti risultati: nel 2015 sono stati impegnati 49 milioni di euro, di cui 34 per gli interventi infrastrutturali, e 13 per spese correnti. Sul fronte delle entrate, invece, nel 2015 l’Autorità Portuale ha incamerato 39 mln di euro, di cui 18,9 dalle tasse sulle merci imbarcate e sbarcate, di ancoraggio ed erariali; 12,9 da proventi relativi alla riscossione dei canoni demaniali (tra concessioni, occupazione temporanea e accosti pubblici). In diminuzione, invece, le entrate in conto capitale, principalmente a causa della mancata assegnazione del fondo Iva, la cui ripartizione tra i porti è proporzionale rispetto ai livelli di traffico di ogni singolo porto. Rispetto ai 5,5 milioni di euro ricevuti dallo Stato l’anno scorso, quest’anno non è arrivato niente, senza alcuna giustificazione formale da parte del Mef.
Nel suo complesso l’APL presenta al 31/12/2016 un saldo finale di cassa di 85 milioni di euro e un avanzo di amministrazione complessivo di 46,746 milioni di euro, di cui una parte vincolata per quasi 22 milioni ed una parte, 10,8 milioni, destinata a copertura del disavanzo del bilancio di previsione 2015.
«Dal bilancio emergono due dati fondamentali – ha detto Gagliani -: primo di tutto, un controllo rigoroso delle spese di gestione, risultate minori rispetto a quelle preventivate nel bilancio di previsione, e secondo: una aumentata capacità di spesa per il miglioramento del porto. I dati contabili dimostrano la virtuosità della gestione portata avanti dall’Ente».
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