

Una volta realizzato il tunnel sarà quindi possibile interrare le condutture dell’Eni e resecare la seconda parte della sponda della strettoia lato Torre del Marzocco, banchinandola e arretrandola di 30 metri (la resecazione della prima parte è stata completata nel 2011). L’obiettivo finale è arrivare ad allargare il canale dagli attuali 97 a 120 metri, portando la sua profondità a 16 metri nel centro, e a 13 metri sulle sponde, permettendo così il transito delle navi di ultima generazione. Il pozzo lato Torre del Marzocco, detto anche pozzo di spinta, sarà ultimato ad agosto, quello sulla calata del Magnale (pozzo di recupero) ad ottobre. In autunno verrà così calata sul pozzo di spinta la talpa meccanica (Tunnel Boring Machine) che in circa due mesi di tempo realizzerà un tunnel di tre metri di diametro, lungo 234 metri e posizionato a 20 metri sotto il livello dell’acqua. L’opera di microtunneling sarà pronta per l’anno nuovo. A partire da quel momento spetterà all’Eni occuparsi dello spostamento del fascio tubiero. Intanto è di pochi giorni fa la notizia che sono stati aggiudicati alla R.T.I. formata dalla società Italiana Dragaggi Spa e dalla Sales S.p.a. i lavori di dragaggio per l’allargamento dell’imboccatura Sud. Dal momento della consegna dei lavori, il tempo contrattuale massimo previsto per l’ultimazione delle attività di escavo è di 76 giorni. I lavori saranno consegnati a settembre al fine di evitare che durante l’estate ci siano interferenze con la stagione balneare.
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