

Il saldo finale, essendo un concetto di flusso, risente in positivo dell’andamento delle iscrizioni ed in negativo delle cessazioni: nel periodo esaminato il numero delle imprese aumenta non tanto per il balzo in avanti delle prime quanto per la diminuzione delle seconde. In buona sostanza si registra, rispetto allo stesso periodo del 2015, un netto calo tendenziale nel numero di iscrizioni, ossia nel processo di creazione di nuove imprese, che viene compensato, in provincia di Grosseto a differenza di quella di Livorno, da una marcata diminuzione delle cessazioni. La brusca decelerazione sul lato delle neo imprese risulta peraltro un aspetto comune a tutti i territori considerati anche se nel nostro ambito assume un peso più rilevante (CCIAA Maremma e Tirreno, -16,8%, Toscana, -15,7% ed Italia, -6,5%.).
Questi andamenti potrebbero presagire un prossimo rallentamento nella crescita del tessuto imprenditoriale locale, soprattutto nella provincia di Livorno, territorio in cui il ciclo espansivo è cominciato un paio di trimestri prima rispetto a quella di Grosseto dove si rileva un più intenso consolidamento dell’esistente. Si dovranno aspettare i dati di fine anno per fornire una previsione più accurata sulle dinamiche imprenditoriali nel breve periodo.
Quindi, in estrema sintesi, nelle anticipazioni del Centro Studi della Camera di Commercio il cui rapporto sarà pubblicato nei prossimi giorni, emergono luci ed ombre: luci per quanto riguarda il robusto aumento della comunità imprenditoriale, ombre per la frenata sul fronte della nascita di nuove imprese.
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